MARIANI, Gaetano
Giuseppe Izzi
– Nacque a Roma, il 7 genn. 1923, da Gustavo, direttore della sede provinciale della Banca d’Italia – a Zara dal 1939 al 1942, poi a L’Aquila –, e da Giuseppina Giuliani. [...] guerra, la folla, la città. La ricerca su Marinetti, inoltre, si inseriva in quella sui rapporti fra eredità ottocentesca, decadentismo, crepuscolari e futuristi affrontata dal M. nei saggi L’eredità ottocentesca di Gozzano e il suo nuovo linguaggio ...
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FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] , pp. 203-10; G. Petrocchi, La formazione letteraria di G. Pascoli, Firenze 1953, pp. 13-27; D. Petrini, Dal Barocco al Decadentismo, Firenze 1957, pp. 283-89; F. Flora, Storia della lett. it., V, Milano 1961, pp. 141-48; F. Felcini, Introduzione a ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] sett. 1910.
La sua poesia, nella parte più viva, meglio che sotto la troppo generica formula oggi di moda del Decadentismo, si può considerare come un esempio di quella corrente della "poesia borghese" illustrata da non pochi nostri poeti dei secondo ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] da solo la strada che, in un ambiente sordo o addirittura ostile, gli consentirà di realizzare una grande poesia decadente. In questo senso talune indicazioni gli verranno anche dall'esperienza crepuscolare, sebbene poi si affretti a superarle in una ...
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COSTA, Giovanni (Nino)
Gianna Piantoni
Nacque a Roma il 15 ott. 1826 da Gioacchino e Maria Chiappi.
Il padre, originario di Santa Margherita Ligure, si era trasferito a Roma in giovane età. Qui, dopo [...] di diverse esperienze culturali e tecniche e finì col rappresentare l'ideale di "eterno femminino" delle correnti del decadentismo fine secolo. La tecnica si affina sempre più per ottenere effetti di trasparenze e riflessi preziosi, compiacendosi di ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] motivi profondi della cultura, contemporanea il C. cammina così lungo l'argine sempre incerto tra cultura nazionalpopolare e decadentismo.
Sono motivi che si raccolgono a piene mani nell'opera del C. e che hanno esemplari accenni negli Ammonitori ...
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ALIANELLO, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 20 marzo 1901, da Antonio, ufficiale di artiglieria, e da Luisa Salvia.
Ambedue i genitori erano di origine lucana, ma, mentre la famiglia paterna [...] o di Tomasi, mentre le radici culturali dell'A. erano lontane, così dal cupo naturalismo del primo come dal raffinato decadentismo del secondo. Anche nelle sue opere migliori, L'alfiere, Soldati del re, soprattutto L'eredità della priora (le uniche ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] grande narrativa russa - in questo caso Delitto e castigo di Dostoevskij - ma più in generale della contemporanea narrativa del decadentismo.
A Roma il C. rafforzò l'amicizia con D'Annunzio, all'opera del quale dedicò un corso universitario; conobbe ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in "tipo". Quanto all'espressione, il comico rappresenta una scelta contrastante con i procedimenti stilistici inaugurati col decadentismo, rispecchia in forma classica la realtà contemporanea secondo gli schemi del realismo ottocentesco. "Io non amo ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] : né tanto allorché vennero in rapida successione alla luce, frammezzo a sempre più aspre polemiche, i cinque volumi di Grandezza e decadenza di Roma (1902-1907), sì quando sorse, fra il 1910 e il 1912, il progetto di affidare in Roma al Ferrero ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...