Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] Walter (1892), La tentative amoureuse (1893), Le voyage d'Urien (1893), subirono immediatamente gli influssi del simbolismo e del decadentismo: G. frequentò in quegli anni il salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli amici P. Louys e ...
Leggi Tutto
Pittore, incisore e decoratore teatrale (Mosca 1861 - Parigi 1939). Studiò a Mosca e a Parigi. Fu tra i primi pittori russi che svolsero ricerche coloristiche, facendo tesoro di esperienze europee, e dopo [...] all'impressionismo. n Suo fratello Sergej Alekseevič (Mosca 1858 - ivi 1908), anch'egli pittore, fu realista in lotta col decadentismo e a sua volta vicino al gruppo degli Ambulanti. S'ispirò soprattutto alla vita dei contadini (Riunione del mir ...
Leggi Tutto
Poeta cubano (1863-93). La tristezza dello spirito e l'infermità del corpo, che presto ne consumarono la giovinezza, riflettono nella sua vita e nella sua poesia una dolcezza melanconica e un'indefinita [...] al viento (1890), Amor en el claustro, idilio realista e Nieve (1891) sono le sue cose migliori, tutte penetrate da un sottile decadentismo.
Bibl.: M. De La Cruz, Obras, III, Madrid 1924, p. 425 seg.; J. M. Carbonell y Rivero, Evolución Cubana, IV ...
Leggi Tutto
FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] quale poetica, si ritrovano un po' tutti i motivi delle poetiche sorte dal gran travaglio romantico, delle poetiche simboliste e decadenti, della "poesia pura", dal Poe e dal Baudelaire al Mallarmé, al Rimbaud, al Pascoli, al D'Annunzio, ai futuristi ...
Leggi Tutto
JACKSON, Glenda
Francesco Bolzoni
Attrice cinematografica e teatrale inglese, nata a Birkenhead (Cheshire) il 9 maggio 1936. Di famiglia operaia, lascia la provincia per recitare in teatro e, a Londra, [...] a una sorprendente operazione manieristica che miscela, al fine di una rilettura critica della stagione del decadentismo, le passioni che infuocarono artisti di predisposizione romantica, pur nel loro antitradizionalismo (lo scrittore D.H ...
Leggi Tutto
MAZZACURATI, Marino
Corrado MALTESE
Scultore, nato a Galliera (Bologna) il 22 luglio 1908. Ha esposto per la prima volta a Venezia nel 1926 (Ca' Pesaro), poi ha lavorato per due anni a Roma nello studio [...] ed errabondo (1931-37), durante il quale dovette dedicarsi all'artigianato, si stabilì a Roma, dove vive.
Partito da un decadentismo espressionistico che si traduce in un'ironia a volta a volta dolente, drammatica o giocosa, che non si sa bene se ...
Leggi Tutto
MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] , dove si descrive canuto e cinquantenne, fra il 410 e il 439, forse prima del 429.Il romanzo, frutto del decadentismo tardoromano, con forti accenti neoplatonici, permette di cogliere l'estremo tentativo di difesa della cultura pagana e romana e l ...
Leggi Tutto
AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] alle suggestioni neoromantiche e all'imperante psicologismo della nuova generazione letteraria italiana, come alle nuove correnti del decadentismo europeo. Perciò l'A. non fu molto popolare, sebbene fosse scrittore di grande vivacità e finezza. Dopo ...
Leggi Tutto
SCHROEDER, Runolf Alexander
P. Ch.
Scrittore, compositore, pittore, architetto e teologo tedesco, nato a Brema il 26 gennaio 1878. Figlio d'un commerciante, si trasferì - conclusi gli studî liceali [...] del conflitto, ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti culturali.
Formatosi nel clima poetico dell'impressionismo e del decadentismo, vicino a Rilke, Hofmannsthal, Borchardt, ha esordito con alcuni cicli lirici - Unmut (1899), Lieder an eine ...
Leggi Tutto
MARIA, Jaroslav
Angelo Maria RIPELLINO
Pseudonimo dell'autore drammatico, novelliere e romanziere cèco Jaroslav Mayer, nato a Rakovník il 24 febbraio 1870, morto nel campo di concentramento di Terezín [...] ), Lucrezia Borgia (1920), i cui personaggi sono degli schemi psicopatologici, costruiti con il putrido ciarpame sessuale del decadentismo. Delle molte prose del M. basterà ricordare i farraginosi romanzi Kyvadla věčnosti ("I pendoli dell'eternità ...
Leggi Tutto
decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...