Rivoluzionario russo (1793-1857); fu uno degli organizzatori della prima associazione dei decabristi, la "Lega della salvezza". Nel 1820 entrò nella "Lega del Nord" dei decabristi. Al processo, dopo l'insurrezione [...] del 14 dic. 1825, mantenne un atteggiamento fermo e fu condannato a 20 anni di lavori forzati, tramutati poi in deportazione ...
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Rivoluzionario russo (Mosca 1793 - Pietroburgo 1826), uno degli artefici dell'insurrezione dei decabristi. Combatté contro Napoleone (1812-14), rientrando in patria dall'Occidente con idee chiaramente [...] liberali e un'aperta insofferenza per la costrizione autocratica dello zarismo. Aderì (1817) alla società segreta, massonica e liberale, la Sojuz spasenija ("Unione della salvezza"), di cui elaborò lo ...
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Pubblicista (Pietroburgo 1787 - ivi 1867); di idee liberaleggianti, dopo la repressione della rivolta dei decabristi passò alla reazione. Fondò, con F. V. Bulgarin, la rivista reazionaria Syn otečestva [...] ("Il figlio della patria"); scrisse saggi critici e romanzi, tra cui particolare notorietà ebbe Černaja ženščina ("La donna nera", 1834), d'ispirazione romantica ...
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Poeta russo (Batov, Pietroburgo, 1795 - Pietroburgo 1826). Per la sua attiva partecipazione alla rivolta dei decabristi fu condannato a morte e impiccato, con quattro compagni. Anche la sua opera poetica [...] s'ispira agli ardenti ideali di libertà e di patriottismo: così le Dumy ("Meditazioni") di contenuto storico e il poemetto byroneggiante Vojnarovskij (1825) ...
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Uomo politico russo (Mosca 1786 - Pietroburgo 1861), nipote di Grigorij. Per il suo contributo alla repressione (1825) della rivolta dei decabristi, si guadagnò il favore di Nicola I, che gli conferì il [...] titolo di conte. Capo della delegazione russa che concluse il trattato di Adrianopoli (1829), partecipò alla repressione dell'insurrezione polacca del 1830-31 e concluse con la Turchia il trattato di Hünkâr ...
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Scrittore russo (Gatčina 1797 - Tobol´sk 1846), compagno di liceo e amico di Puškin; per la sua partecipazione alla congiura dei decabristi, fu condannato a 15 anni di fortezza. Partecipò attivamente alla [...] vita letteraria del tempo come critico e come autore di alcuni componimenti poetici: O napravlenii našej poezii, osobenno liričeskoj, v poslednee desjatiletie ("L'indirizzo della nostra poesia, in particolare ...
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Scrittore e rivoluzionario russo (n. Pietroburgo 1802 - m. nel Caucaso 1839). Amico di A. S. Griboedov e K. F. Ryleev, partecipò alla congiura dei decabristi (1825) e fu condannato a 12 anni di lavori [...] forzati; temperamento romantico, cercò conforto nelle poesie, che conservate nelle trascrizioni degli amici furono pubblicate, quasi tutte, dopo la sua morte (in volume nel 1862) ...
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Generale e uomo politico russo (n. Reval 1783 - m. sulla nave Hercules 1844). Dopo essersi distinto nelle campagne contro Napoleone, represse duramente (1825) la rivolta dei decabristi, e da allora assommò [...] nelle sue mani tutti gli organi di vigilanza sulla vita interna russa, aprendo la strada a un soffocante sistema di controllo e di guida di tutta l'attività intellettuale del paese ...
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Narratore (n. Pietroburgo 1797 - m. combattendo nel Caucaso 1837), più noto come scrittore sotto lo pseudonimo di Marlinskij, fratello di Michail e Nikolaj. Prese parte all'insurrezione dei decabristi. [...] È autore di romanzi d'avventure, sotto l'influenza di Byron, W. Scott e V. Hugo, di cui solo Ammalat-Bek (1832), racconto di costumi caucasiani, e Fregat Nadežda ("La fregata Nadežda", 1833) possono dirsi ...
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decabrista
s. m. [dal russo dekabrist, der. di dekabr′ «dicembre»] (pl. -i). – Sono stati così chiamati gli ufficiali della Guardia imperiale russa che nel dicembre del 1825 presero parte alla rivolta contro il regime zarista, e in senso lato...