CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] del conservatorio come J.-J. Roger-Ducasse, C. Koechlin e soprattutto G. Enescu e Ravel; l'incontro, infine, con lo scontroso Debussy, che riuscì ad avvicinare più volte e con il quale suonò spesso a quattro mani.
Dopo aver vinto il secondo premio ...
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Brano strumentale in forma libera e a carattere introduttivo che precede una suite, una fuga, un atto d’opera; può essere anche una composizione a sé stante.
L’uso di un p. era frequente nelle composizioni [...] i caratteri improvvisatori e virtuosistici, conservando libertà e varietà formale. Ne sono esempi i p. di F. Chopin e C. Debussy.
Nella musica teatrale il termine p. distingue di solito una introduzione che, senza assumere la forma della ouverture o ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] libera e copiosa pluralità tematica e per il predominio della fantasia agente sotto l’impulso di programmi poetici particolareggiati. Il genere fu praticato da molti compositori tra il 19° e 20° sec., tra cui R. Strauss, C. Debussy e O. Respighi. ...
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BUFALETTI, Federico
Carlo Petrucci
Nacque a Napoli il 1º nov. 1862. Fu allievo prima del padre Luigi capo musica militare, e poi di un certo Rossetti a Verona; in seguito studiò a Padova e a Milano, [...] su rullo e su disco risalente al 1909 (per esempio, Rêverie e Reflets dans l'eau). E fu con una pagina di Debussy che il B. chiuse nel febbraio 1935 il programma del suo ultimo concerto. Spirito aperto alla musica contemporanea, si accostò anche a ...
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Musicista russo (Soncovka, Ekaterinoslav, 1891 - Mosca 1953). Figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, P. affiancò alla carriera internazionale di pianista quella di compositore, con [...] ideate dal coreografo S.P. Djagilev. P. ebbe così modo di ascoltare le musiche di E. Grieg, R. Wagner, R. Strauss, C. Debussy e M. Reger. Nel 1910 vinse col suo 1º concerto per pianoforte e orchestra op. 10 il premio Rubinstein; dal 1918 in poi ...
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CASTAGNA, Bruna
Roberto Staccioli
Nata a Bari il 15 ott. 1905 da Luigi e da Maria Catacchio, cominciò a studiare pianoforte a Milano dall'età di sette anni, apparendo in pubblico a quattordici come [...] e Aureliano Pertile.
Il 4 marzo 1926 partecipò alla prima italiana di Le martyre de Saint-Sebastien y di C. Debussy, diretta da Toscanini con Fedora Barbieri, Celestina Valobra e Luisa Bertana, cui presenziò anche Gabriele D'Annunzio, autore del ...
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Musicista (Żelazowa Wola, presso Varsavia, 1810 - Parigi 1849). Figlio di un insegnante francese (di Nancy), Nicolas Ch., e della polacca Justina Krzyżanowska. Precocissimo pianista (allievo di A. Živny) [...] del clavicembalo - il nuovo senso romantico, e a valorizzare il colore armonico. F. Liszt, J. Brahms, lo stesso C. Debussy, non sono immaginabili ove si dimentichi la precedenza chopiniana. L'opera di Ch. è quasi tutta destinata al pianoforte e ...
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Tortelier, Paul
Federico Pirani
Violoncellista e compositore francese nato a Parigi il 21 marzo 1914, morto a Pontoise (Val d'Oise) il 18 dicembre 1990. Studiò violoncello al Conservatorio di Parigi [...] Pré e A. Noras.
Il suo repertorio spazia dalle musiche di J.S. Bach e A. Vivaldi a quelle di S.V. Rachmaninov e C. Debussy; un forte temperamento romantico lo portò a eccellere in lavori quali il Concerto op. 129 di R. Schumann e il Don Quixote di R ...
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GATTI, Guido Maggiorino (Guido Maria)
Antonio Sardi de Letto
Nacque a Chieti il 30 maggio 1892 da Pierluigi e Giovanna Pelini. Trascorse l'infanzia in Piemonte (ad Alessandria e poi a Torino) e ritornò [...] 1924; Il "Nerone" di Boito, ibid., ottobre 1924; Four Composers of present-day Italy, ibid., luglio 1926; Gli scritti di Debussy, in Il Pianoforte, aprile 1927; Rileggendo le opere di Puccini, ibid., agosto 1927; The works of G. Puccini, in The ...
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AGOSTINI, Mezio
Giorgio Graziosi
Nato a Fano il 12 ag. 1875, studiò nel liceo musicale "G. Rossini" di Pesaro, allievo di M. Vitali per il pianoforte (si diplomò nel 1893) e di C. Pedrotti e A. Vanbianchi [...] nel 1904 il primo premio al concorso internazionale indetto dal periodico Musica di Parigi, essendo componenti della giuria C. Debussy e P. Dukas. È anche autore delle seguenti opere teatrali: Jovo e Maria, due atti di soggetto montenegrino (libretto ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...