Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] al dovizioso passato corale. Dagli anni di Brahms e di Franck a quelli di Mahler, di Bossi, di Perosi, di Debussy, il coro rientra più spesso e per più vaste affermazioni nella produzione extra-teatrale (cantata, oratorio, sinfonia, mistero, ecc ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] di matinée per maggior risparmio: la piccola platea era tutta formata da prosatori, poeti, musicisti simbolisti (da Mallarmé a Debussy), alcuni dei quali avevano contribuito con le proprie mani all'allestimento. Pelléas et Mélisande è e resterà un ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] Meyer, Explaining music: essays and explorations, Berkeley 1973.
J.-J. Nattiez, De l'analyse taxinomique à la caractérisation stylistique (Debussy: Syrinx), Montréal 1973 (trad. it. in Il senso in musica. Antologia di semiotica musicale, a cura di L ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...