Musicista italiano (Torino 1883 - ivi 1966), allievo di C. Boerio e I. Brüll per il pianoforte, autodidatta per la composizione, prof. prima di pianoforte, poi di composizione nel conservatorio di Torino. [...] Compose soprattutto musica da camera e pubblicò i volumi L'opera pianistica di C. Debussy (1924), Il clavicembalo ben temperato di Bach (1925) e I principi fondamentali della composizione musicale (1955). ...
Leggi Tutto
Tecnica compositiva adottata nella musica del 20° sec., basata sul libero uso di tutti i gradi della scala diatonica, sia sotto l’aspetto melodico sia sotto quello armonico e contrappuntistico, con una [...] completa mancanza di alterazioni cromatiche. Se ne trovano esempi in alcune composizioni di C. Debussy. ...
Leggi Tutto
Pianista e direttore d’orchestra francese (n. Reims 1934). Diplomatosi presso il Conservatorio superiore nazionale di Parigi, ha diretto (dal 1976) la Wiener Kammerorchester e la Denver Symphony Orchestra, poi l’orchestra [...] delle Colonne di Parigi (1988-89). Apprezzato interprete di W.A. Mozart, M. Ravel, C. Debussy, G. Gershwin, E. Satie, ne ha restituito esecuzioni brillanti e attualizzate, da cui sono state tratte numerose incisioni. Le sue attività di direttore d' ...
Leggi Tutto
Musicista tedesco (Lione 1895 - Londra 1956). Studiò al conservatorio di Hannover con K. Leimer ed esordì come concertista di pianoforte nel 1915. Da allora si impose internazionalmente quale uno dei maggiori [...] pianisti del tempo, ammiratissimo in un vasto repertorio, che andava da D. Scarlatti a C.-A. Debussy, da lui interpretato con solida tecnica e con perfetta proprietà stilistica. Pubblicò anche musiche originali per il suo strumento e trascrizioni. ...
Leggi Tutto
Mezzosoprano statunitense (n. Sommerville, New Jersey, 1945). Dopo gli studî a New York (anche con M. Callas), ha debuttato al Metropolitan nel 1970 e all'Opéra di Parigi nel 1973, affermandosi poi come [...] una delle maggiori interpreti mozartiane e rossiniane. Nel suo repertorio spazia da Monteverdi e Haydn a Mahler e Debussy. Nel 2000 il Metropolitan ha celebrato il trentennale del suo esordio con un allestimento di The merry widow, produzione ...
Leggi Tutto
Pianista italiano (Roma 1930 - ivi 2019). Artista affermato in campo internazionale, formatosi al conservatorio di S. Cecilia in Roma con R. Silvestri, nel 1950 vinse il concorso di Ginevra e nel 1952 [...] il premio Busoni. Nella sua intensa attività concertistica ha mostrato particolare interesse per la musica del sec. 20º (C. Debussy, A. I. Chačaturjan, S. S. Prokof´ev); ha suonato per le massime istituzioni musicali, esibendosi nelle più importanti ...
Leggi Tutto
Cantante, soprano, nata a Bruxelles il 22 gennaio 1911. Studiò canto e pianoforte al Conservatorio di Bruxelles e nel 1938 vinse il premio di canto al Concorso internazionale di Vienna. Iniziò poi la carriera [...] e soave, di musiche vocali da camera di ogni stile: particolarmente si è distinta nella interpretazione di autori francesi, tra cui Debussy, Fauré, Ravel. Come cantante teatrale esordì a Genova nel 1941 in Così fan tutte di Mozart. Da allora ha ...
Leggi Tutto
Complesso strumentale in uso soprattutto a Giava e a Bali, costituito prevalentemente da strumenti a percussione (in particolare metallofoni), cui talora si aggiungono strumenti a corda e alcuni tipi di [...] flauti diritti. La musica dei g., di solito usata per accompagnare riti religiosi, danze o azioni sceniche, ha influenzato anche alcuni compositori occidentali, come C.-A. Debussy. ...
Leggi Tutto
Critico musicale (Lione 1878 - Parigi 1960). Studiò al conservatorio di Parigi con G. Fauré. Iniziò la sua attività come compositore, ma si dedicò poi completamente alla critica, collaborando a giornali [...] e a riviste e pubblicando diversi volumi, tra i quali Musique d'aujourd'hui (1923), La musique dans le ballet moderne (1943), Histoire de la musique (1949), Claude Debussy (1957), Gabriel Fauré (1960). ...
Leggi Tutto
Sistema musicale costituito di sei suoni diversi per altezza.
Scala e. (detta anche esafonale o esatonica): scala musicale su sei gradi tutti distanti l’uno dall’altro un tono intero.
Preceduta, nella [...] storia, da sporadici e limitati accenni (per es., presso F. Liszt e R. Wagner), la scala e. fu usata con piena consapevolezza e artistico discernimento da C. Debussy ed ebbe larga diffusione, in Francia e fuori. ...
Leggi Tutto
armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...