PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] , in un concerto al teatro Eden nella città d’origine: un recital virtuosistico con musiche di Lalo, Ries, Paganini, Debussy e Ravel. Questo primo, grande successo fu coronato con la donazione al talentuoso adolescente di una viola appartenuta al ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] (Concerti op. 15 e op. 37, Sonate op. 7, op. 22, op. 26) e suonò, nuovi, il primo e il secondo libro dei Préludes di Debussy, la Sonata op. 7 n. 2 di Clementi e la Sonata D 537 di Schubert. Negli anni Ottanta eseguì musiche di soli 13 compositori, e ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] fino a Blaise Cendrars, di cui musicò i Chants nègres, e nella musica si indirizzavano verso F. Chopin, H. Berlioz, Ch. Gounod, Debussy e oltre fino al "groupe des six", ma toccavano anche la grande musica settecentesca, primo fra tutti J.-Ph. Rameau ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] (fra cui opere di M. Ravel e A. Schoenberg). Del 1919 è il primo contatto con la musica di C. Debussy, dapprima attraverso composizioni pianistiche come La cathédrale engloutie, mentre datato 30 ag. 1921 è l'acquisto a Trieste della Harmonielehre di ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] che animavano il giornale.
Le composizioni giovanili risentono dell'insegnamento dello zio e guardano con simpatia da una parte a C. Debussy di Fêtes e al Bolero di M. Ravel, dall'altra al neoclassicismo di A. Casella e I. Stravinskij. In seguito il ...
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AMATO, Pasquale
Angelo Mattera
Baritono. Nacque a Napoli il 21 marzo 1878; già avviato agli studi di ingegneria, li abbandonò per dedicarsi al canto, iscrivendosi al conservatorio napoletano di S. Pietro [...] godé del costante favore del pubblico, producendosi in un repertorio estesissimo e vario che spaziava da R. Wagner (Tristano, Lohengrin)aC. Debussy, da G. Verdi a G. Puccini, da P. Mascagni a F. Cilea (di cui aveva interpretato Gloria il 15 apr. 1907 ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] più volte avrebbe ricordato la prima impressione indelebile dell’infanzia, l’ascolto dal loggione della Scala dei Nocturnes di Debussy diretti nel 1941 da Antonio Guarnieri «quasi con un dito» (Musica, 1980, p. 242), ma anche i momenti drammatici ...
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GUARNIERI (de Guarnieri)
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti, il cui capostipite, Luigi, nato ad Adria, in Polesine, il 21 maggio 1842, fu apprezzato contrabbassista. Per difficoltà economiche si [...] Parigi. Istituì poi una Società internazionale per la musica da camera, ed eseguì per la prima volta il quartetto di C. Debussy con il suo complesso. Tornato in patria nel 1896, divenne titolare della cattedra di violino nel liceo musicale di Venezia ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] di invitare, in qualità di direttori, compositori europei già noti come E.W. Elgar, V. d'Indy e C. Debussy.
L'incontro con Debussy, che rispose all'invito giungendo a Torino nella primavera del 1911, fu determinante per il G., come lui stesso ebbe a ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] giovani promesse che avrebbero risvegliato la musica italiana dal suo torpore, il D. venne da altri annoverato tra gli imitatori di Debussy. "Eppure, si ritrovano in lui non soltanto i cascamidella concezione serica e nuvolosamente arabescata di ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...