THOVEZ, Enrico
Giona Tuccini
– Secondogenito di Cesare, ingegnere idraulico di origine savoiarda, e di Maria Angela Berlinguer, di aristocratica famiglia oriunda spagnola, nacque a Torino il 10 novembre [...] , insieme con Richard Wagner, quale antidoto contro Pietro Mascagni, Giacomo Puccini e il fin troppo sofisticato Claude Debussy. Dei nostri compositori, solo Giovanni Pierluigi da Palestrina destò in lui grande ammirazione. Sedotto dagli arcani del ...
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JENCO, Elpidio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Capodrise, in Terra di Lavoro, il 9 febbr. 1892, da Nicola e da Camilla Nacca. Dopo aver frequentato il seminario diocesano della sua città fino alla quinta [...] , ibid. 1918, pp. 72-76), il cui fraseggio musicale, ricco di suggestioni impressioniste sulla scia di C.-A. Debussy, viene assimilato a quello dei poeti giapponesi, per i cui componimenti Davico aveva creato alcune musiche d'accompagnamento.
Nello J ...
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ZANAZZIO, Cesira
Federica Camata
ZANAZZIO (Zanazio), Cesira (in arte Cesira Ferrani). – Nacque a Torino (così risulta dall’atto di morte; Pollone, Registro dei decessi, Parte I, n. 6, anno 1943, sub [...] (La Navarrese di Massenet), mentre il 2 aprile 1908 fu l’eroina eponima nella prima italiana di Pelleas e Melisanda di Debussy alla Scala di Milano, direttore Toscanini, dove si fece ammirare «per la dizione chiara e corretta e per la bellissima ...
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PASCULLI, Antonino
Anna Tedesco
– Nacque a Palermo il 13 ottobre 1842 da Francesco, funzionario del governo borbonico, e da Angela Cottone.
Rimasto orfano, insieme al fratello Gaetano entrò come interno [...] ’ultimo concerto (4 novembre 1912) da lui diretto al Politeama Garibaldi comprendeva musiche di Haydn, Beethoven, Grieg, Debussy, Sibelius, Čajkovskij; l’orchestra aveva in repertorio anche brani di Wagner, Saint-Saëns, Massenet, Delibes, Schubert ...
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GIRAUD, Fiorello
Roberto Staccioli
Nacque a Parma il 22 ott. 1870, figlio del tenore Lodovico e di Maria Givoni.
Il padre, Lodovico, nato a Parma il 2 marzo 1846, era di condizioni sociali umilissime. [...] Luisa di G. Charpentier, in cui interpretò la parte di Giuliano (6 febbr. 1908), e di Pelléas et Mélisande di C. Debussy (2 apr. 1908), con Pasquale Amato, Cesira Ferrani, e la direzione di Toscanini. Nell'ultima fase della sua carriera interpretò ...
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SICILIANI, Francesco
Franco Carlo Ricci
– Nacque a Perugia il 3 marzo 1911 da Domenico, di origini calabresi, direttore della Società Reale Mutua di assicurazioni, e da Dirce Matricardi, di Rieti.
Domenico, [...] i musicisti più amati, eseguiti in edizioni non di rado storiche, Händel, Cherubini, Spontini, Berlioz, Schumann, Debussy. Per suo merito i concerti sinfonici ceciliani da bisettimanali divennero tri- e poi quadrisettimanali. Nominò Giuseppe Sinopoli ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] . Vi è in lui una facilità melodica nuova., fresca, temperata da un'eleganza che fa pensare ai francesi (più a Ravel che a Debussy, per la precisione dei contorni e per la vivacità e varietà dei ritmi); il suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad ...
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OMICCIOLI, Giovanni
Francesco Franco
OMICCIOLI, Giovanni. – Nacque a Roma il 25 febbraio 1901 da Abilio e da Zelinda Ercolani, primogenito di una famiglia molto numerosa.
Frequentò le scuole fino alla [...] , località che fu soggetto di alcune prove pittoriche di un lirismo che tende all’astrazione quasi totale.
Omaggio a Debussy (1960; collezione privata, ripr. in Ciarletta, 1975, p. 315) è una composizione ritmica che traduce il motivo del paesaggio ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] quelle per il già citato teatro di casa Gualino e per la "Pro cultura femminile" per la quale allestì La Boîte à joujoux di Debussy nel 1936. Creò i bozzetti per l'Orfeo di Monteverdi (Roma, teatro dell'Opera) nel 1934;per la Norma di Bellini, di cui ...
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SCALERO, Rosario
Michele Curnis
SCALERO, Rosario. – Nacque a Moncalieri il 24 dicembre 1870 da Bartolomeo e da Rosa Gambaudo. Fu battezzato anche con i nomi di Natale Bartolomeo Melchiorre. I genitori [...] non ha nulla di antiquato o convenzionale; al contrario, «potrebbe suonare [...] come uno dei grandi lavori sinfonici di Debussy: tinte tenui, qualche cromatismo languido, atmosfere soffuse» (Ruo Rui, in Rosario Scalero, 2004, p. 44). La figlia ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...