GUARNIERI (de Guarnieri)
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti, il cui capostipite, Luigi, nato ad Adria, in Polesine, il 21 maggio 1842, fu apprezzato contrabbassista. Per difficoltà economiche si [...] Parigi. Istituì poi una Società internazionale per la musica da camera, ed eseguì per la prima volta il quartetto di C. Debussy con il suo complesso. Tornato in patria nel 1896, divenne titolare della cattedra di violino nel liceo musicale di Venezia ...
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ROCCA, Lodovico Emilio
Giorgio Pugliaro
ROCCA, Lodovico Emilio. – Nacque a Torino il 29 novembre 1895, da Alfredo e da Giuseppa Durandi, in una famiglia, originaria di Neive nel Cuneese, priva di tradizioni [...] un panorama relativamente vasto della produzione musicale coeva, in particolare le opere di Musorgskij, e poi di Wagner, Debussy e Richard Strauss.
La fine della prima guerra mondiale, alla quale Rocca aveva partecipato come ufficiale combattente del ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] di invitare, in qualità di direttori, compositori europei già noti come E.W. Elgar, V. d'Indy e C. Debussy.
L'incontro con Debussy, che rispose all'invito giungendo a Torino nella primavera del 1911, fu determinante per il G., come lui stesso ebbe a ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] giovani promesse che avrebbero risvegliato la musica italiana dal suo torpore, il D. venne da altri annoverato tra gli imitatori di Debussy. "Eppure, si ritrovano in lui non soltanto i cascamidella concezione serica e nuvolosamente arabescata di ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] libera e copiosa pluralità tematica e per il predominio della fantasia agente sotto l’impulso di programmi poetici particolareggiati. Il genere fu praticato da molti compositori tra il 19° e 20° sec., tra cui R. Strauss, C. Debussy e O. Respighi. ...
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Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofia morale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia [...] ). Notevoli anche i suoi studî storici: Bergson (1931), L'Odyssée de la conscience dans la dernière philosophie de Schelling (1933). Ha svolto inoltre attività di critico musicale, pubblicando libri su F. Chopin, C. Debussy, G. Fauré, M. Ravel, ecc. ...
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Scrittore francese (Gand 1870 - Parigi 1925). In tutta la sua produzione, tipica del decadentismo transalpino, elementi parnassiani e simbolisti si fondono nella sua sostanziale ispirazione sensuale. A [...] ebbe un enorme successo di pubblico, a La femme et le pantin (1898), da Les aventures du roi Pausole (1901) a Psyché (pubblicato postumo nel 1927). Di notevole interesse il suo Journal (post., 1929) e la Correspondance avec C. Debussy (post., 1945). ...
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PRETRE, Georges
Leonardo Pinzauti
Direttore d'orchestra francese, nato a Waziers (Douai) il 14 agosto 1924. Dopo aver studiato musica nella città natale, si trasferì a Parigi seguendo i corsi di pianoforte, [...] di Carmen di Bizet alla Rai di Roma (1967), ecc., facendosi apprezzare come interprete raffinato e fervido del romanticismo italiano, del sinfonismo francese e degl'impressionisti, con pregevoli edizioni (anche in disco) di Mahler, Berlioz e Debussy. ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] ), Les aveugles e Les sept princesses (1891), il già ricordato Pelléas et Mélisande (1892, poi musicato da C. Debussy), Intérieur, La mort de Tintagiles, Alladine et Palomides (tutti del 1894), Aglavaine et Sélysette (1896). In Pelléas soprattutto ...
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Galliano, Richard. – Fisarmonicista francese (n. Le Cannet 1950). Musicista precocissimo, ha appreso dal padre fisarmonicista le prime tecniche di questo strumento, studiando anche trombone, armonia e [...] e solista di eccezione, la sua discografia è ricchissima: si citano qui, tra i numerosi altri album, Joue Ravel & Debussy (1979), Chet Baker meets novos tempos salsamba (con C. Baker, 1980), Spleen (1985), New Musette (con A. Romano, P. Michelot ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...