Genere musicale afroamericano («tempo a pezzi», «tempo stracciato»), originariamente pianistico, sorto negli Stati Uniti alla fine del 19° sec. e basato su un ritmo costante della mano sinistra e un agile [...] Johnson, che, primo fra loro, inserì nel r. l’improvvisazione trasformandolo in jazz. Nel r. si formarono G. Gershwin e D. Ellington e a esso si ispirarono musicisti europei (A. Dvořák, C. Debussy, A. Casella, I. Stravinskij, P. Hindemith, A. Berg). ...
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Timi, Filippo. - Attore cinematografico e teatrale italiano (n. Perugia 1974). Dopo aver debuttato sul palcoscenico in La nascita della tragedia (1996) e sul grande schermo con In principio erano le mutande [...] è stato interprete di quella Dostoevskij. Nel 2015 l'attore ha recitato nella performance I bemolli sono blu, dedicata a C. Debussy. T. tiene una rubrica fissa sulla rivista Rolling Stone e ha pubblicato diversi libri, tra i quali E lasciamole cadere ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] e con C. Saint-Saëns.
All’inizio del 20° sec., si arrivò a valori universali tanto nel teatro quanto nella sinfonia con C. Debussy e M. Ravel. Alla loro arte sottile e aggraziata si contrappose, nel primo dopoguerra, il Gruppo dei Sei, tra i quali A ...
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Scrittore francese (Brest 1878 - Huelgoat, Finistère, 1919). Inviato come medico a Tahiti, scoprì e studiò le ultime opere di Gauguin e scrisse il romanzo Les immémoriaux, denuncia del colonialismo in [...] a partire dalla metrica cinese. Tra le sue altre opere sono da ricordare il dramma Orphée roi (post., 1921), scritto per Debussy, il romanzo René Leys (post., 1922; trad. it. 1973) e il racconto Equipée (post., 1929; trad. it. 1980). Postume sono ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1890 - ivi 1979), una delle personalità più rilevanti del cinema europeo. La sua fama di realizzatore è legata soprattutto ai film muti. Esordì con Rose France [...] La nuit fantastique (1942), il migliore dei suoi film parlati; La révoltée (1947); Les derniers jours de Pompéi (1949); Hommage à Debussy (1964); Le cinéma du diable (1966); La féerie des fantasmes (1977). Fondatore (1941) e presidente (1941-69) dell ...
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Takemitsu, Tōru
Marta Tedeschini Lalli
Compositore giapponese, nato a Tokyo l'8 ottobre 1930, morto ivi il 20 febbraio 1996. Parzialmente autodidatta, studiò composizione per qualche tempo nella sua [...] asiatiche (Cina, Corea, India e Indonesia), attinse alle esperienze di Stravinskij, Webern e Messiaen, oltre che a Debussy e all'impressionismo francese, strinse amicizia con J. Cage, approfondì lo studio di strumenti della tradizione giapponese come ...
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MOLINARI, Bernardino
Direttore d'orchestra, nato a Roma l'11 aprile 1880. Studiò al Liceo di S. Cecilia (oggi R. Conservatorio) sotto la guida di R. Renzi e S. Falchi. Iniziò la sua carriera ancora giovane, [...] , hanno trovato nel M. un interprete scrupoloso e intelligente. Pubblicò trascrizioni della Sonata sopra Sancta Maria di C. Monteverdi, dei Concerti delle stagioni di A. Vivaldi, dell'Isle joyeuse di Cl.-A. Debussy, del Giona di G. Carissimi, ecc. ...
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GATTI, Guido Maria
Scrittore di cose musicali, nato a Chieti il 30 maggio 1892. Fu redattore dal 1913 al '15 del giornale La Riforma musicale; nel 1920 fondò la rivista Il Pianoforte, trasformatasi nel [...] moderni d'Italia e di fuori (Bologna 1925); "Debora e Iaele" di I. Pizzetti (Milano 1922); L'opera pianistica di C. Debussy (in Riv. mus. it., XXVII); Le Barbier de Séville (Parigi 1925); Ildebrando Pizzetti (nel volume Von neuer Musik, Colonia 1925 ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] primo e commosso respiro all'aria aperta, fuori delle chiuse alcove del wagnerismo.
Non per nulla l'influenza russa agì nel Debussy più che la germanica: il senso dell'ambiente, dell'atmosfera (vera essenza della vita umana secondo il musicista del ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] più volte avrebbe ricordato la prima impressione indelebile dell’infanzia, l’ascolto dal loggione della Scala dei Nocturnes di Debussy diretti nel 1941 da Antonio Guarnieri «quasi con un dito» (Musica, 1980, p. 242), ma anche i momenti drammatici ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...