Musicologo francese (Gray, Haute-Saône, 1874 - Dôle 1944). Studiò filologia e musica a Parigi, e nelle discipline musicali ebbe maestri P. de Bréville e V. d'Indy. Nel 1906-07 tenne corsi musicologici [...] alla Sorbona, dal 1901 collaborò a periodici musicali e dal 1915 fu segretario dell'Opéra. È noto in ispecie per i suoi studî su Rameau (1908) e Debussy (1909) e per lavori sulla civiltà musicale ellenica e orientale. ...
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Danzatrice e attrice (Char´kov 1888 - Vence 1960). Allieva di M. Fokin, entrò nei Balletti russi di S. P. Djagilev nel 1910, e nello stesso anno fu la prima interprete del ruolo di Zobeide in Sheherazade [...] a V. F. Nižinskij. Nel 1911, con una propria compagnia, fu la protagonista di Le martyr de Saint Sébastien di D'Annunzio-Debussy, con la coreografia di Fokin, il quale creò per lei anche La Pisanelle (1913) di D'Annunzio-Pizzetti. Fondò un'altra ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] , in un concerto al teatro Eden nella città d’origine: un recital virtuosistico con musiche di Lalo, Ries, Paganini, Debussy e Ravel. Questo primo, grande successo fu coronato con la donazione al talentuoso adolescente di una viola appartenuta al ...
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Nome d'arte del mezzosoprano francese Jeanne-Marie Berthier (Parigi 1877 - ivi 1970). Raffinata interprete della musica francese moderna, la B. svolse anche attività di organizzatrice musicale a Buenos [...] Aires, dove visse stabilmente dal 1926 al 1933. Tornata definitivamente a Parigi nel dopoguerra, si dedicò soprattutto all'insegnamento. È autrice dei volumi Conseils sur le chant (1928) e Sur l'interprétation des mélodies de Claude Debussy (1953). ...
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Musicista italiano (Milano 1914 - ivi 2003). Figlio del violoncellista Riccardo (n. 1886 - m. 1975) fratello di Gian Francesco, si diplomò in pianoforte (1932) e in composizione (1937) seguendo per qualche [...] , ad adottare la tecnica dodecafonica. Diresse (1969-84) il liceo musicale di Varese. Saggista e critico musicale, scrisse i volumi Debussy (1948), Bach (1948), Guida alla dodecafonia (1961). Per il teatro compose Minnie la candida (1942); La donna è ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] linguistiche provenienti sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma anche influenzato dalle partiture classiche (Debussy, Ravel, Bloch, Varèse, Stravinskij), E. ha diretto varî organici, tutti contraddistinti da notevole raffinatezza di sonorità ...
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Danza di origine afroamericana che, tra la fine del 19° sec. e l’inizio del 20° si diffuse nel Sud degli Stati Uniti nell’ambito del music-hall. Fu così chiamata perché alla coppia migliore si dava in [...] premio una focaccia. Caratterizzata da ritmo binario con formule sincopate e andamento Allegro, si diffuse in Europa, anche nella musica colta (per es. Golliwogs’ Cake Walk in Childrens’ Corner di Debussy). ...
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Pianista nato a Nyon (Svizzera) il 26 settembre 1877. Studiò al Conservatorio di Parigi. Iniziata la sua carriera nei concerti Lamoureux, si recò poi in Germania. È direttore e propagandista della nuova [...] e raffinato soprattutto per le sue esecuzioni di musica romantica (Chopin, Schumann e i Francesi specialmente) e moderna (Debussy, Ravel e i contemporanei), esecuzioni nate da una seria preparazione culturale. E di questa preparazione il C. ha ...
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. Tamburello munito di piccoli dischi metallici oscillanti, strumento tipico di certe danze popolari arabe, italiane (tarantella) e specialmente spagnole. In orchestra fa parte della classe degli strumenti [...] (v. batteria); ne fecero largo uso i compositori della cosiddetta giovane scuola russa ed anche, con maggior eleganza, il Debussy Nel parlar comune esso è chiamato, ma impropriamente, cembalo. Per l'origine e l'uso nell'antichità greco-romana v ...
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Pelléas et Mélisande Dramma (1892) dello scrittore belga di lingua francese M. Maeterlinck (1862-1949), che deriva il titolo dal nome dei protagonisti.
Pelléas et Mélisande si amano nonostante Mélisande [...] due amanti, uccide Pelléas e ferisce Mélisande, che muore dando alla luce una bambina.
Sul testo di Maeterlinck, C.-A. Debussy compose l'opera omonima in cinque atti, rappresentata per la prima volta all'Opéra-Comique di Parigi il 30 aprile 1902 ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...