SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] concepito come atto. Se il Tristano di Wagner ispirava i simbolisti, la musica di data più recente, quella di Debussy, s'ispira alle loro opere già compiute. Il desiderio di raggiungere una maggiore spontaneità ritmica e melodica sedusse dapprima i ...
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Il corno degli animali domestici (per la sua struttura, v. corna), buoi, tori, capre, ecc., fu assai presto usato, sia intero sia ridotto in pezzi, per farne oggetti diversi. La sua forma ricurva e l'essere [...] di mistero e di lontananza proprio dello strumento è stato in seguito bene compreso da Verdi, da Wagner, da Brahms e poi da Debussy, i quali trattano il corno anche in vista di effetti coloristici e suggestivi (cfr. l'inizio del 2° atto di Tristano e ...
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STRAUSS, Richard
Guido Maria Gatti
Compositore di musica, nato a Monaco di Baviera l'11 giugno 1864. Suo padre, Franz, era un valoroso cornista e un più che discreto musicista, e apparteneva all'orchestra [...] doveroso riconoscere che la sua figura campeggia in un lungo periodo della storia della musica moderna accanto a quella del Debussy, il quale, pur così distante dal temperamento del tedesco, riconobbe alla musica di lui eccezionali doti di forza e d ...
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FLAUTO (prob. di origine onomatopeica; fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute)
Alfredo CASELLA
Francesco Vatielli
Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi [...] . E così il carattere del flauto rimane senza molte modificazioni stazionario per tutta la fine dell'Ottocento. Con Debussy e con l'impressionismo però, l'antico flageolet riacquista vita (si ricordi la bellissima sonata debussyana per flauto ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] della cultura ottocentesca delle grandi esposizioni universali (a quella parigina del 1889 si deve l’incontro tra Claude Debussy e la musica dell’Estremo Oriente, in particolare giapponese e giavanese), si trasformava nella matrice di una nuova ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] . Vi è in lui una facilità melodica nuova., fresca, temperata da un'eleganza che fa pensare ai francesi (più a Ravel che a Debussy, per la precisione dei contorni e per la vivacità e varietà dei ritmi); il suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad ...
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OMICCIOLI, Giovanni
Francesco Franco
OMICCIOLI, Giovanni. – Nacque a Roma il 25 febbraio 1901 da Abilio e da Zelinda Ercolani, primogenito di una famiglia molto numerosa.
Frequentò le scuole fino alla [...] , località che fu soggetto di alcune prove pittoriche di un lirismo che tende all’astrazione quasi totale.
Omaggio a Debussy (1960; collezione privata, ripr. in Ciarletta, 1975, p. 315) è una composizione ritmica che traduce il motivo del paesaggio ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] quelle per il già citato teatro di casa Gualino e per la "Pro cultura femminile" per la quale allestì La Boîte à joujoux di Debussy nel 1936. Creò i bozzetti per l'Orfeo di Monteverdi (Roma, teatro dell'Opera) nel 1934;per la Norma di Bellini, di cui ...
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SCALERO, Rosario
Michele Curnis
SCALERO, Rosario. – Nacque a Moncalieri il 24 dicembre 1870 da Bartolomeo e da Rosa Gambaudo. Fu battezzato anche con i nomi di Natale Bartolomeo Melchiorre. I genitori [...] non ha nulla di antiquato o convenzionale; al contrario, «potrebbe suonare [...] come uno dei grandi lavori sinfonici di Debussy: tinte tenui, qualche cromatismo languido, atmosfere soffuse» (Ruo Rui, in Rosario Scalero, 2004, p. 44). La figlia ...
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MONTEMEZZI, Italo
Lara Sonja Uras
MONTEMEZZI, Italo. – Nacque a Vigasio (Verona) il 4 agosto 1875 (la data 31 maggio riportata da molti dizionari non è suffragata da documenti anagrafici) da Bortolo, [...] quello di uno stile solo, il wagneriano, e da questo punto di vista diviene tecnicamente più perfetta. Non troviamo più Debussy accanto a Wagner. Montemezzi compie ora belle passeggiate avendo la sola guida del secondo a lato e senza più curarsi del ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...