LA ROTELLA, Pasquale
Alberto Fassone
Nato il 26 febbr. 1880 a Bitonto da Vito e da Bibiana Ambrosi, fu ammesso all'età di otto anni al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove studiò flauto [...] la tavolozza armonica e timbrica attraverso la frequentazione (innanzitutto come direttore d'orchestra) della musica francese (C. Debussy, M. Ravel) e tedesca (R. Strauss), pur rimanendo fedele ai principî estetici e drammaturgici di un teatro ...
Leggi Tutto
RONGA, Luigi Salvatore Giuseppe
Fabrizio Della Seta
– Nacque a Torino il 19 giugno 1901, terzogenito di Giuseppe (1848-1932), maestro di scherma di origini abruzzesi, e di Elena Sangiorgio (1865-1948, [...] della critica. Essi confluirono in tre volumi apparsi nel 1956: Arte e gusto nella musica: dall’ars nova a Debussy (Milano-Napoli); The meeting of poetry and music (New York); Bach, Mozart, Beethoven: tre problemi critici (Venezia). Le posizioni ...
Leggi Tutto
GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatro d'opera [...] le altre, Eugenio Onieghin di P.I. Čajkovskij, prima opera russa a varcare i confini italiani, e Pelléas et Mélisande di C. Debussy.
Nel 1907, tramite i buoni uffici di E. San Martino di Valperga, presidente dell'Accademia di S. Cecilia, il G. venne ...
Leggi Tutto
CAMPANINI, Cleofonte
Clara Gabanizza
Nacque a Parma il 1º sett. 1860 da Francesco. A tredici anni iniziò gli studi musicali alla scuola del Carmine (poi conservatorio di musica), come convittore interno. [...] interpretazioni più significative ricordiamo, oltre a quelle già citate, la Luisa di G. Charpentier e Pelléas et Melisande di C. Debussy.
Fonti e Bibl.: Necrol., in La Gazzetta di Parma, 22 dic. 1919; P. E. Ferrari, Spettacoli drammatico-musicali e ...
Leggi Tutto
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] 'Innocente e del Piacere, scrivendo in francese antico Le martyre de saint Sébastien (1911), che fu musicato da C. Debussy e interpretato dalla danzatrice I. Rubinstein, e La Pisanelle ou La mort parfumée (1913). In traduzione francese, col titolo ...
Leggi Tutto
NOTTURNO (ted. Nachtmusik)
Roberto Caggiano
Termine musicale che nel '700 designava un tipo di composizione per piccola orchestra o per complessi di soli strumenti a fiato, destinata a essere eseguita [...] ; il secondo tempo del Concerto dell'estate di I. Pizzetti, dove il titolo notturno trova una personale significazione musicale. Cl. Debussy riunì sotto il titolo di Notturni i tre pezzi per orchestra Nuages, Fêtes, Sirènes.
È certo, inoltre, che la ...
Leggi Tutto
RIMSKIJ-KORSAKOV, Nixolaj Andrmvič
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Tikvin, governatorato di Novgorod (Russia) il 18 maggio 1844, morto a Ljubensk presso Pietroburgo il 21 giugno 1908. Passò tutta [...] mancate. Tuttavia l'arte del R.-K. ha avuto una grande influenza sulla musica occidentale: non ostante le dichiarazioni del Debussy e dei suoi seguaci, è indiscutibile che la scuola francese impressionista ha risentito dell'influenza del R.-K. più di ...
Leggi Tutto
PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, il quale sentì suonare da Petrassi, nel retrobottega, le Deux Arabesques di Claude Debussy e gli offrì lezioni gratuite. Lo stesso Bustini favorì, nel 1925, il contatto con Vincenzo Di Donato, insegnante ...
Leggi Tutto
PRATELLA, Francesco Balilla
Pierfranco Moliterni
PRATELLA, Francesco Balilla. – Nacque a Lugo di Romagna il 1° febbraio 1880 da Ernesta Ghepardi e da Francesco, figlio di Alessandro, di umile famiglia [...] nella dicotomia tra ossequio alle tradizioni musicali della sua terra e adesione al ‘nuovismo’ di matrice europea, dapprima di Claude Debussy, indi di Igor Stravinskij, ch’egli peraltro ebbe modo di incontrare ai primi del 1915 a Milano, in casa di ...
Leggi Tutto
LONGO
Annunziato Pugliese
Primo musicista di questa famiglia fu Achille senior, che nacque a Melicuccà, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1832. Rimasto orfano in tenerissima età, passò l'infanzia [...] culturale napoletana non gli impedì di prestare attenzione alle innovazioni nella produzione musicale più recente di autori quali C. Debussy, I. Stravinskij, M. Ravel, G.F. Malipiero, A. Casella, anche se non le condivideva: e ciò fu spesso motivo ...
Leggi Tutto
armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...