BOTTA, Leonardo
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia cremonese, nacque verso il 1431 da Giovanni, che si era segnalato al servizio degli Sforza. Studiò con l'umanista Francesco Filelfo dal quale [...] concrete per la formazione di una nuova lega tra Milano, Venezia e Firenze. Le resistenze della Signoria si fecero sempre più deboli e nell'ottobre si poté passare alla definizione di tutti i termini dell'alleanza. Il 21 dello stesso mese il B ...
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PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] , sicché non ci sono più un Bibi (Signorina Rosina) o un Pofi (Si riparano bambole) a tenere le pur deboli fila dell’intreccio, ma saranno Foco, Fufina, Malinda, Andrea ecc. a movimentare una narrazione che diviene sempre più franta, spericolata ...
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PARISIO da Cerea
Gian Maria Varanini
PARISIO da Cerea (Paride da Cerea). – Figlio del notaio Lanceto di «magister Ianni Ceretensis», nacque con tutta probabilità a Cerea (Verona) attorno al 1200. Notaio [...] dei San Bonifacio (ostile al da Romano), per il quale sicuramente Parisio ebbe propensione.
Due argomenti, peraltro alquanto deboli, hanno consentito (già a Georg Heinrich Pertz, il primo editore moderno del Chronicon) di sospettare il 'guelfismo' di ...
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DELLA ROVERE, Alessandro
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Savona (i Basso, che nel '400 avevano mutato il cognome per essersi imparentati con papa Sisto IV Della Rovere, e che successivamente [...] anch'egli vedesse nella questione siciliana principalmente un problema di polizia da risolvere coll'aumento della forza. Troppo deboli le voci a lui pure giunte, che prospettavano, per assicurare all'isola prosperità e benessere, ben altre soluzioni ...
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LEMMI, Francesco
Roberto Pertici
Nacque a Poggio di Camporgiano, in Garfagnana, il 29 giugno 1876 da Pietro e da Teresa Musettini. Intorno ai dieci anni si trasferì a Massa presso lo zio sacerdote Andrea [...] introdotte anche in Italia le istituzioni liberali, ma prive di una base effettiva nella società nazionale e, quindi, singolarmente deboli e fragili.
L'unico forte elemento di continuità era stato il Piemonte sabaudo, che già alla fine del Settecento ...
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COMPAGNA, Francesco
Francesco M. Biscione
Nacque a Napoli il 31 luglio 1921 da Piero e da Teresa Siciliano di Rende, da famiglia aristocratica e facoltosa di origini calabresi. Laureato in giurisprudenza, [...] organizzazione dei lavoratori occupati e pertanto non interessato al superamento della divisione tra le zone forti e quelle deboli del Paese.
Nord e Sud ebbe un taglio largamente interdisciplinare e pubblicò una serie di ricerche originali sulla ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 24 luglio 1562 da Pietro di Tommaso e da Chiara Morosini di Giovan Francesco di Marino. Questo ramo della famiglia patrizia era di [...] Zeno, perché pretendevano sradicar, e levarli anco gl'appoggi, li consultori e li fautori, che egli haveva, almeno li più deboli, per metter timor à gl'altri, essendo la stessa sera della Domenica 23 luglio, che fu presa la retenzione del Cavalier ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] le condizioni delle popolazioni contadine. Pur non nascondendo taluni difetti che penalizzavano le classi agricole più deboli, lo J. esprimeva un giudizio positivo sull'agricoltura lombarda, evidenziandone gli aspetti tecnici e agronomici che ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] ultimi due libri) Ruggero I, ma l'autore teme nell'esporla a pubbliche letture. Due sono i punti a suo parere deboli, che potrebbero essere attaccati da eventuali "aemulis": per un verso la scarsa conoscenza diretta degli avvenimenti narrati, con una ...
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CAPPELLO, Giovanni
BBenzoni
Nato a Venezia il 19 ott. 1573, terzogenito di Andrea (1537-1581) di Alvise e di Loredana di Marco Loredan di Alvise, sposò, il 22 apr. 1596, Chiara di Antonio Morosini di [...] 21 giugno.
Il C. attribuiva la lentezza del viaggio alla "contrarietà del vento" e al fatto che le galere erano "deboli per la qualità delle genti nuove, ma tanto più fiacche per la qualità degl'infermi" dovuta al crescente diffondersi dell'epidemia ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...