I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] da quelle che i suoi contemporanei indirizzano alle autorità civili. Si tratta di orgoglio, di disprezzo per i più deboli, di desiderio insaziabile di ricchezza; analogamente, molto numerosi sono i passi nei quali Origene denuncia il nepotismo dei ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] normativa a validità universale di cui avvalersi per combattere i suoi oppositori e proteggere certe categorie di soggetti deboli spesso abbandonati a se stessi dall'ordinamento e impotenti a difendersi. In prevalenza erano disposizioni volte alla ...
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DELLA ROVERE, Alessandro
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Savona (i Basso, che nel '400 avevano mutato il cognome per essersi imparentati con papa Sisto IV Della Rovere, e che successivamente [...] anch'egli vedesse nella questione siciliana principalmente un problema di polizia da risolvere coll'aumento della forza. Troppo deboli le voci a lui pure giunte, che prospettavano, per assicurare all'isola prosperità e benessere, ben altre soluzioni ...
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LEMMI, Francesco
Roberto Pertici
Nacque a Poggio di Camporgiano, in Garfagnana, il 29 giugno 1876 da Pietro e da Teresa Musettini. Intorno ai dieci anni si trasferì a Massa presso lo zio sacerdote Andrea [...] introdotte anche in Italia le istituzioni liberali, ma prive di una base effettiva nella società nazionale e, quindi, singolarmente deboli e fragili.
L'unico forte elemento di continuità era stato il Piemonte sabaudo, che già alla fine del Settecento ...
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COMPAGNA, Francesco
Francesco M. Biscione
Nacque a Napoli il 31 luglio 1921 da Piero e da Teresa Siciliano di Rende, da famiglia aristocratica e facoltosa di origini calabresi. Laureato in giurisprudenza, [...] organizzazione dei lavoratori occupati e pertanto non interessato al superamento della divisione tra le zone forti e quelle deboli del Paese.
Nord e Sud ebbe un taglio largamente interdisciplinare e pubblicò una serie di ricerche originali sulla ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 24 luglio 1562 da Pietro di Tommaso e da Chiara Morosini di Giovan Francesco di Marino. Questo ramo della famiglia patrizia era di [...] Zeno, perché pretendevano sradicar, e levarli anco gl'appoggi, li consultori e li fautori, che egli haveva, almeno li più deboli, per metter timor à gl'altri, essendo la stessa sera della Domenica 23 luglio, che fu presa la retenzione del Cavalier ...
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conquistadores
Silvia Moretti
Gli Europei colonizzano le Americhe
All'inizio del Cinquecento soldati e avventurieri spagnoli e portoghesi partirono alla conquista delle Americhe, il nuovo continente [...] popoli americani, privi di contatti al di fuori del loro continente e spesso anche tra di loro, erano molto più deboli rispetto agli Europei, che erano già entrati in contatto con altre civiltà. Ma soprattutto gli Europei avevano addomesticato molte ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] le condizioni delle popolazioni contadine. Pur non nascondendo taluni difetti che penalizzavano le classi agricole più deboli, lo J. esprimeva un giudizio positivo sull'agricoltura lombarda, evidenziandone gli aspetti tecnici e agronomici che ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] ultimi due libri) Ruggero I, ma l'autore teme nell'esporla a pubbliche letture. Due sono i punti a suo parere deboli, che potrebbero essere attaccati da eventuali "aemulis": per un verso la scarsa conoscenza diretta degli avvenimenti narrati, con una ...
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SABINIANO
Antonio Sennis
Nato a Blera nella Tuscia, figlio di Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie del clero secolare. Divenuto diacono, [...] una decisa rottura rispetto a quelle forme di provvidenza, statale prima pontificia poi, su cui gli elementi più deboli della società romana avevano sempre tradizionalmente potuto contare. Non vi sono elementi per giudicare i motivi che spinsero S ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...