Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] , almeno in tutta l’area di contatto (dal Caucaso alla Cina), tra gli Stati di nuova formazione, intrinsecamente deboli, instabili e oberati di problemi, e gli Stati più a sud che presentano una maggiore intraprendenza (soprattutto Turchia per ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] potendo nel medesimo tempo essere considerato sia la versione più aggiornata dell'IA (e presumibilmente di una IA 'debole' nel senso di Searle) sia un approccio del tutto diverso che, rinunciando esplicitamente al paradigma rappresentazionalista dei ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] essere considerate, diacronicamente, come colpi di sonda con cui la collettività dei parlanti esplora continuamente i punti deboli e quelli forti della struttura della propria lingua, ricercando così le aree di possibile cambiamento (v. Coseriu ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] nel corso del tempo, perdendo l’originario valore di messa in rilievo e diventando così non marcate o solo debolmente marcate. Questo processo – che ha precisi corrispondenti in altre lingue romanze – riguarda in particolare:
(a) la dislocazione a ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] caso di K. Polìtis, che nel descrivere la sparizione di vecchi mondi ha evocato anche la sofferenza delle classi più deboli. Tra i poeti che avevano denunciato il crollo degli ideali animatori della guerra partigiana e l’acquiescenza ai miti borghesi ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] che pochissimi aggettivi e al loro posto usa formule perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, sul tipo semitico, e si distinguono due modi, perfetto e imperfetto. Nello stadio ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] scisse (per esempio, "È stata la ragazza che il ragazzo ha spinto"). Questi aspetti grammaticali sono i legami più deboli della catena dell' elaborazione del linguaggio, e per questo sono i primi a risentirne quando qualcosa non funziona. Infine ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] guṇa di i- u- ṛ- ḷ- in fine di radice, come in eti 'va' (← i-ti). La medesima sostituzione si applica alle penultime vocali deboli delle radici, come in tottum (← tud-tum) 'pungolare', 'spingere', 'ferire'. Poiché kṣi-a è un tema rispetto a -ti, tale ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] diversa da quella di moderni quotidiani.
Manzoni conclude anche l’opera, da tempo iniziata, di espunzione di troppo arcaiche o deboli varianti, potando gran parte della residua polimorfia, che era di molto disturbo per la norma, specie se rivolta a ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] quali è dato di cogliere le fonti in un ritorno a Giovanni Pisano, arriva a immagini tra le più icastiche dei deboli martoriati e dei persecutori, con una plastica sofferta, solcata da segni e da squarci di rude immediatezza. Di qualche anno più ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...