Grammatico ebreo (n. Fez fine sec. 10º - m. inizî 11º), vissuto a Cordova. Rilevò, partendo dall'arabo, il trilitterismo delle radici ebraiche, chiarendo i fenomeni della coniugazione verbale. Le sue opere [...] sono specialmente dedicate ai verbi deboli e alla vocalizzazione. È a ragione considerato il fondatore della grammatica ebraica. ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] ; ciò implica che, almeno in teoria, ogni posizione forte deve essere seguita da almeno una posizione debole e che, viceversa, ogni posizione debole deve essere seguita da una posizione forte. Di conseguenza, sequenze fonetiche in cui vi siano due ...
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COPRII O COPERSI?
Entrambe le forme sono corrette, tuttavia quella di gran lunga più comune è coprii (e coprì, coprirono).
Copersi (come coperse e copersero) è oggi di uso molto più raro e si avvia a [...] diventare una forma antiquata. Lo stesso vale per altre forme di ➔passato remoto cosiddette deboli presenti nei paradigmi dei verbi aprire, riaprire, ricoprire, scoprire, riscoprire.
Storia
Nell’edizione definitiva dei Promessi sposi, la cui lingua ...
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SCOPRII O SCOPERSI?
Entrambe le forme sono corrette, ma quella di gran lunga più comune è scoprii (e scoprì, scoprirono).
Scopersi (come scoperse e scopersero) è oggi di uso molto più raro e si avvia [...] a diventare una forma antiquata. Lo stesso vale per le forme di ➔passato remoto cosiddette “deboli” presenti nei paradigmi dei verbi aprire, riaprire, coprire, ricoprire, offrire, riscoprire.
Storia
Nell’edizione definitiva dei Promessi sposi, la ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] (o con antecedente o correlate): ha studiato con tanto impegno che è stato promosso con il massimo dei voti;
(ii) deboli (o libere o non correlate): ha superato il limite di velocità, cosicché è stato multato;
(b) consecutive coordinate:
(i) con ...
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OFFRII O OFFERSI?
Entrambe le forme sono corrette, ma quella di gran lunga più comune nell’italiano contemporaneo è offrii (alla 3a persona singolare offrì, alla 3a persona plurale offrirono).
Offersi [...] e si avvia a diventare una forma antiquata. Lo stesso vale per le forme di ➔passato remoto cosiddette deboli presenti nei paradigmi dei verbi aprire, riaprire, coprire, ricoprire, scoprire, riscoprire.
Storia
Nell’edizione definitiva dei Promessi ...
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Linguistica
Ripetizione, esatta o approssimativa, spontanea o ricercata, di lettere o sillabe, di solito iniziali, di due o più vocaboli successivi. Non è rara presso gli antichi autori latini; nell’antica [...] un’a. musicale nella ripetizione sia di suoni sia di accordi, particelle ritmiche, intervalli accentati metricamente o pateticamente ( a. forti), o nella ripetizione, nel tema, degli elementi melodici, ritmici o armonici in tempi deboli ( a. deboli). ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] da una sillaba tonica e una o più sillabe atone sono detti piedi (o piedi metrici). La tendenza ad alternare sillabe deboli e forti si riscontra in tutte le lingue, benché con alcune differenze: ad es., l’organizzazione può corrispondere a un ritmo ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] costituisce un sintagma intonativo (IP, intonational phrase), a sua volta costituito dalla relazione tra un PP forte che domina uno o più PP deboli (ad es., la frase il capostazione ha spento la luce è un IP dominato dal PP ha spento la luce).
La tab ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] (it’s true per it is true «è vero», I don’t know per I do not know «non so»). Come i clitici, le forme deboli si uniscono a un ospite, ma occupano la posizione tipica della corrispondente non-clitica.
Per l’italiano e le altre lingue romanze conviene ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...