BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] ostentata pubblicità, e agendo soprattutto in nome di un impulso idealista, fu spesso implicato in episodi violenti in difesa dei deboli e della giustizia. Il fondo del suo carattere rimase sempre sentimentale e lo portò a un senso caldo di amicizia ...
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BENAGLIO, Giovanni
Vanda Monaco
Scarse sono le notizie sulla sua vita. Fu arcade a Roma con il nome di Armonide Elicio. Nel 1736 gli fu affidata la cattedra di filosofia e matematica al collegio di [...] egli resta essenzialmente legato alla corrente classicheggiante della tragedia italiana settecentesca: narrazione più che rappresentazione, deboli legami dialogici tra i personaggi, finale prodigo di orrori ed eccidi. Alcune immagini di chiara ...
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AMADESI, Giuseppe Luigi
Armando Petrucci
Di famiglia bolognese, nacque a Livorno da Giacomo il 28 ag. 1701. Nel 1718, essendosi il padre trasferito a Ravenna, lo seguì in questa città, donde, divenuto [...] (La Metropolitana di Ravenna...,I, Bologna 1748), nella quale attaccò il Muratori e difese, con argomenti in verità assai deboli, la leggenda ravennate.
Già nel 1745 però aveva letto in Ravenna, in casa del marchese C. Rasponi, una dissertazione ...
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BUONAIUTI (Bonaiuti), Niccolò
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze, forse intorno al 1360, da Michele, che risulta iscritto all'arte della lana nel 1401; le uniche, frammentarie notizie che possediamo [...] le invettive contro i principi e i potenti della terra ai quali si rimprovera di opprimere i sudditi più deboli e soprattutto di opporsi all'autorità della Chiesa, mentre dovrebbero sottomettersi alla volontà del papa; gli stessi sudditi, secondo ...
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GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] , Bologna 1928, pp. 157-163), tra i più attenti critici del G., l'opera, pur mostrando alcuni lati deboli (assenza di una solida tecnica narrativa, mancanza di unità psicologica del personaggio), rivelava comunque l'energia rappresentativa di "uno ...
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MALLIO, Michele
Donatella Fioretti
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, presso Fermo, il 4 nov. 1756 dalla recanatese Antonia Pasqualini e da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia del patriziato elpidiense [...] 'è noto ampiamente - che a Montgolfier aveva dedicato una celebre ode, al confronto della quale i versi del M. appaiono deboli e stentati. Fu probabilmente il tentativo di seguire le orme di Monti, che nel 1786 aveva composto l'Aristodemo, a spingere ...
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GIACOMINO da Verona
Gabriella Milan
Originario di Verona, visse tra la prima e la seconda metà del XIII secolo. Sono a tutt'oggi molto scarni i dati in nostro possesso per tentare una ricostruzione [...] 1239; a sostegno dell'ipotesi veneziana la studiosa offre una serie di riscontri lessicali che si rivelano tuttavia piuttosto deboli. Una lettura attenta del testo farebbe emergere altre informazioni circa lo status di Giacomino. Molti passi del De ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] pièce francese, animato da ambizioni di riforma teatrale impegnative e non superficiali nell'esposizione teorica, ma assai deboli nelle prove pratiche.
Frattanto il B. aveva incontrato la donna che doveva segnare profondamente il periodo veneziano ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] stilistico dal superamento dei modelli derivati dalla poesia degli scapigliati, e dalla presenza di un nuovo interesse sociale per i deboli e gli oppressi, che nel C. si collega agli ideali umanitari di un socialismo religioso, diretto a rinnovare la ...
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BUONAMICI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Prato da antica famiglia cittadina in data imprecisabile della prima metà del sec. XVI. Si sa che fu prete e che godeva di qualche relazione alla corte romana, [...] a disprezar le leggi di natura", dividendo la terra comune e ponendo confini, scatenando la prepotenza dei più forti sui più deboli, finché Nemesi mandò in terra Pandora col suo orribile vaso. La salvezza era, secondo il B., nella "servitù volontaria ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...