DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] di Baviera Alberto V si può contare con "fiducia e speranza". Impossibile, invece, fare affidamento sul grosso dei cattolici, deboli ed incoerenti. Vergognoso, per il D., i vescovi trascurino di chiedere a Roma conferma della loro nomina. Paghi della ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] circa 60.000 copie, presentava una dettagliata ricostruzione della morte di Pinelli, capace di identificare punti deboli o non chiariti dell’indagine, ma soprattutto contribuì in maniera determinante a costruire un'immagine del commissario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Franco Modigliani
Carlo D'Adda
Studioso molto fecondo e dotato di una straordinaria capacità di comunicare le proprie idee, Modigliani occupa una posizione di rilievo tra i grandi economisti del Novecento [...] di lungo andare, la politica economica debba intervenire per sostituire le forze mancanti o rafforzare le tendenze troppo deboli.
La teoria del ciclo vitale e le sue implicazioni
Modigliani ha dedicato a questo tema la parte forse preponderante ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] è quello del "re giusto", e che "re giusto" non significa necessariamente "re perfetto". Anche Ruggero II ha i suoi lati deboli: le donne, ad esempio, che frequenta "ultra quam bona corporis exigeret valetudo" (ibid., p. 7, r.4). Le fatiche d'amore ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] Tour (p. 567), che ha voluto ravvisarvi una forte carica polemica contro il Ficino - in quanto non lasciò che deboli tracce nel pensiero contemporaneo, i motivi di scetticismo sulle capacità umane di spiegare le verità cristiane e l'indifferenza per ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] Le formiche, faceva notare il D., sono insetti battaglieri e intrepidi, per disposizione naturale difensori di altri organismi più deboli e inermi che ne cercano la vicinanza. Le piante esposte all'azione di parassiti fitofagi molto spesso presentano ...
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CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] . Anche se aveva dimostrato una certa comprensione per la situazione sociale dei contadini, cercando di tutelare i socialmente deboli con vari provvedimenti, come per esempio le leggi contro l'usura del 1524 (il cui autore era però probabilmente ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] religione, mi sono pur sempre mostrato affezionatissimo al governo, per i sudditi del quale ho costantemente dedicate le deboli mie sostanze e le forze e la vita". Tuttavia non scese mai a carezzare esplicitamente proposte politiche concrete ...
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ATALARICO
Paolo Lamma
Figlio di Eutarico e di Amalasunta, figlia di Teoderico (Jordanis Getica,parr. 80, 251), nacque nel 516 (Id., ibid.,par. 304) o nel 518 (Id., Romana,par. 367; Procopii Bellum Gothicum,l.I, [...] lungo il Danubio, neì dissidi religiosi e politici, anche la vita della nuova Roma. Uno dei motivi che poteva rendere più debole la posizione di Giustino e del nipote era la mancanza di legami dinastici e il collegamento con una tradizione, i cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Cattaneo
Frédéric Ieva
Una consolidata tradizione storiografica era solita presentare il milanese Carlo Cattaneo come il ‘grande vinto’ dell’epoca risorgimentale: la sua posizione federalista [...] e le insidie dei reguli d’Italia e dei municipii, se non la mutua tutela d’un congresso nazionale; essendoché i deboli vi costituiranno sempre la maggioranza; e perciò il voto uscirà sempre propizio all’equità e avverso alla prepotenza. E non vi ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...