CORCADI (Conradi, Corradi), Pietro
Luisa Miglio
Nacque probabilmente a Bolsena (Viterbo) nella seconda metà del sec. XIII.
Le fonti letterarie non riportano alcuna notizia sull'infanzia e la fanciullezza [...] e dell'uso di chiamare "parte nostra" quella dei Fiorentini. Ma, mentre ambedue questi ultimi argomenti sembrano alquanto deboli, la prima ipotesi appare rafforzata e convalidata dalle ricerche - senza dubbio da allargare e approfondire - di uno ...
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CIONI, Fabio
Valerio Marchetti
Nato a Grosseto intorno al 1520 da "persone honorate" (una modesta famiglia di commercianti), frequentò a Siena là scuola superiore di notariato annessa all'università. [...] come attestazione della libertà cristiana e lottò contro le ricadute nell'ambito del "magico" di alcuni più deboli correligionari. Restò fedele a Erasmo, che aveva conosciuto all'inizio della propria esperienza pirituale tramite uno studente ...
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ANTONIO da Vercelli
Riccardo Pratesi
Nato nei primi decenni del sec. XV a Balocco (Vercelli), è poco probabile che l'appellativo "de Baloco" voglia indicare il nome della famiglia, come asseriscono [...] scampato da Lorenzo, trova modo di indicare, attraverso la forma del suggerimento di prudenza, alcuni punti deboli dell'amministrazione medicea: spoliazioni, prevaricazioni, insensibilità al corrotto costume della società fiorentina. Più che al tipo ...
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BONACCHI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Pistoia il 19 febbr. 1685, entrò nel 1695 nel locale seminario, ove seguì il corso completo degli studi, applicandosi in modo particolare alla filosofia [...] tributa, et in Eliam Dupin de Ioanne Ieiunatore notationes, Pistorii 1740. Nel primo libro il B., con argomenti molto deboli, e contro l'opinione del Bellarnùno, del Dupin, del Labbé e del Tillemont, tentò di dimostrare che novantatré sermoni ...
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ESTE, Beatrice d'
Lorenzo Paolini
Figlia del marchese Azzo (VI) e della sua seconda moglie Sofia, figlia di Umberto 111 di Savoia, nacque ad Este o forse nel castello di Calaone (presso Boano, od. prov. [...] fama di santità, le trasmise indelebili esempi di religiosità profonda e di caritatevole attenzione agli altri, ai poveri e ai deboli. Dopo la morte della madre (3 dic. 1202), si formò nella vita di corte agli ideali mondani della nobiltà del ...
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PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli
Alessandra Perriccioli Saggese
PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli. – Non si conosce la data di nascita di Reginaldo Piramo o Pirano (Bellifemine, 1979), miniatore [...] di ritorno dal Nord Italia, dagli ultimi quattro, che riteneva opera di collaboratori in quanto stilisticamente più deboli. Tutti, secondo lo studioso, furono realizzati sotto le dirette indicazioni del duca, probabilmente nella sua residenza di ...
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BARBARIGO, Pietro
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia nel 1671 da Gerolamo e da Lucrezia Malipiero, divenne ancor giovane canonico coadiutore a Padova, e nel 1698 fu eletto primicerio della basilica [...] . Vi si possono leggere anche i due brevi interventi pronunciati dal B. all'inizio ed alla fine del sinodo stesso, deboli e generici, dai quali traspare una personalità tesa all'organizzazione e alla tutela religiosa del suo clero, ma priva di vero ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] 9, pp. 5-34; Le dolci catene. Testi della controrivoluzione cattolica, a cura di V.E. Giuntella, Roma 1988, ad ind.; "Deboli progressi della filosofia". Rivoluzione e religione a Roma, 1789-1799, a cura di L. Fiorani, Roma 1992 (in partic. v. i saggi ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] dal rapido seguirsi di dieci edizioni: effettivamente la confutazione è generalmente persuasiva, anche se non mancano punti deboli (come la pretesa neutralità politica dell'Ordine, altrettanto vera in teoria quanto discutibile in pratica, e la ...
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FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] legata a una forte consapevolezza del degrado fisico e morale che insidia i figli delle classi popolari (che sono "vieti, infermici, deboli, sparuti, tardi", scarsi di "forme naturali" fisiche per la povertà del cibo e delle cure; l'asilo deve quindi ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...