FAINA, Carlo
Franco Amatori
Nacque a Perugia il 12 ott. 1894 dal conte Napoleone, di famiglia eminente in campo economico e politico, e da Caterina Mocenni. Combattente durante la prima guerra mondiale, [...] all'investimento in titoli di Stato.
Tuttavia, anche alla fine degli anni Trenta potevano ravvisarsi alcuni punti deboli che avrebbero costituito un grave ostacolo all'azione del gruppo dirigente nella fase successiva al secondo dopoguerra. Senza ...
Leggi Tutto
CASSOLA, Carlo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Positano, nella provincia di Salemo, il 27 aprile 1879 da Michele e da Emesta Sellitti. Dopo essersi laureato nella facoltà di giurisprudenza della università [...] dell'inizio del secolo, quali quella che le associazioni economiche (cioè i sindacati) non sono "presidio dei deboli e degli oppressi", anzi devono essere considerate "come uno degli strumenti" attraverso cui si perpetua la diseguaglianza tra ...
Leggi Tutto
PESENTI, Antonio Mario
Riccardo Faucci
PESENTI, Antonio Mario. – Nacque a Verona il 15 ottobre 1910 da Romeo, direttore dell’ufficio telegrafico di Treviso, e da Amalia Bisoffi, veronese, anch’essa [...] razionamento delle divise estere da parte dell’Austria, che soffocava il commercio internazionale e svantaggiava le monete più deboli.
Entrambi i lavori – nel solco delle ricerche svolte dalla scuola di Pavia facente capo a Griziotti – contengono un ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Giovan Battista
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 3 apr. 1508, secondo dei dodici figli di Iacopo di Piero e di Camilla di Agnolo Bardi. Sulla sua adolescenza non si hanno notizie, ma [...] o l'influente imprenditore Gillebert van Schoonbeke, assalito nel 1545 dai bravi del Ducci. I Guicciardini erano ormai troppo deboli per resistere al potente avversario, anzi dovettero difendersi dal sospetto di aver attentato alla sua vita: il 23 ...
Leggi Tutto
BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] centro di ogni sistema politico e ne condiziona la solidità. Quando esso è cattivo, gli Stati, secondo il B., diventano deboli, e quindi particolarmente vulnerabili alla conquista nemica. Ma non è tanto la loro quantità che rende i tributi giusti e ...
Leggi Tutto
COPPOLA D'ANNA, francesco
Marco E. L. Guidi
Nacque a Calatafimi (Trapani) il 15 marzo 1889, primogenito di Alessio Coppola e di Crocifissa D'Anna, piccoli artigiani di condizioni economiche molto modeste. [...] Marshall); rifiuto di riparazioni di guerra onerose e di un liberismo puro che danneggerebbe inevitabilmente i paesi più deboli; una politica creditizia che permetta di aumentare il capitale circolante, da sempre scarso in Italia; sforzo del governo ...
Leggi Tutto
DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] imposte del periodo di guerra, e l'introduzione di nuove imposte dirette che andassero a colpire i redditi più deboli allargando in tal modo la base di contribuzione); contenimento della dinamica salariale e accorta riapertura dei canali di credito ...
Leggi Tutto
FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] della riorganizzazione dell'amministrazione finanziaria e del risanamento del debito pubblico e non già con nuovi pesi sulle classi più deboli e sui ceti civili esausti (nella carestia si erano avuti 6.000 morti, i coloni si erano indebitati ed erano ...
Leggi Tutto
BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] , si identifica infatti con lo Stato ecclesiastico verso la metà di quel XVIII secolo, in cui le economie più deboli conoscono i contraccolpi dell'accelerato sviluppo ormai assunto da quelle delle grandi potenze.
A parte il valore di testimonianza ...
Leggi Tutto
CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] per Romiti (2004, p. 112), Cuccia prese le decisioni sui «settori da rafforzare», anzitutto l’auto, e sui «rami deboli» da tagliare, come la Teksid, «rivede[ndo] personalmente tutti i conti» e riorganizzando la finanza d’impresa con i successivi ...
Leggi Tutto
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...