di Gian Paolo Chiusoli
L'evoluzione della materia si è svolta e si sta svolgendo in modo estremamente rapido, tanto da provocare un cambiamento radicale nella natura stessa della c. e nella sua posizione [...] elica del DNA che si è messa in moto una straordinaria attività di ricerca rivolta a utilizzare le interazioni deboli, dai ponti d'idrogeno alla coordinazione a metalli. Si ottengono così strutture dotate di proprietà non contenute negli elementi ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] la denaturazione di alcune macromolecole biologiche, quali proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami deboli (non covalenti) intramolecolari (e intermolecolari nel caso di proteine polimeriche) che stabilizzano le proteine stesse ...
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legame a idrogeno
Serena Silvi
Interazione intermolecolare relativamente debole (E=5÷40 kJ/mole) che si può instaurare fra un atomo di idrogeno con una forte polarizzazione positiva (tipicamente perché [...] costruzione di sistemi supramolecolari artificiali. Molecole complementari possono riconoscersi e associarsi, formando legami deboli che conferiscono flessibilità e reversibilità alla struttura. Un esempio di sistema supramolecolare artificiale che ...
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I c. (CFC) sono composti chimici costituenti i più importanti derivati organici del fluoro (XV, p. 571; App. II, i, p. 955); classe numerosa di composti, la maggior parte dei quali trova una larga, consolidata, [...] per es. i CFC contenenti qualche atomo d'idrogeno nella molecola, poiché il legame C-H risulta molto più debole di quello C-F e quindi più facilmente attaccabile con ''frantumazione'' della molecola. Naturalmente questi composti non presentano tutte ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] riduttiva sul numero dei partiti, bisogna distinguere se le influenze del s. elettorale si producono su s. partitici forti o deboli, vale a dire su s. già strutturati e consolidati storicamente, ovvero su s. ancora in fase di formazione oppure ormai ...
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TAUBE, Henry
Eugenio Mariani
Chimico statunitense di origine canadese, nato a Neudorf (Saskatchewan) il 30 novembre 1915. Compì gli studi prima nell'università di Saskatchewan, dove conseguì il B.S. [...] formazione di complessi costituiti dallo ione metallico che si circonda di molecole di acqua; queste molecole legate con forze deboli allo ione centrale possono essere scambiate con altre, dando origine a reazioni di scambio che dipendono in larga ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] alla coniugazione di carica elettrica C e alla parità P, il che comporta che se P non si conserva, come nelle interazioni deboli (violazione della parità) C deve variare in modo uguale e opposto così che si conservi il prodotto CP. Si è poi trovato ...
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modello MWC
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Rappresenta uno dei modelli possibili per descrivere il comportamento funzionale di certe proteine di tipo oligomerico (vale a dire, costituite da più di una [...] protomeri oltre che per il numero e l’energia dei legami che tengono assieme le subunità: se le interazioni sono deboli e poche, l’oligomero è libero di sviluppare l’attività catalitica nella sua interezza e potenza, e la conformazione quaternaria ...
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Negli ultimi trenta anni notevoli progressi sono stati compiuti in ogni ramo della e.: lo stesso campo di studio di questa scienza è stato ampliato, le applicazioni tecniche si sono perfezionate e sviluppate, [...] in funzione della radice quadrata della concentrazione ionica; inoltre si avevano non poche perplessità circa il comportamento degli elettroliti deboli per i quali non è possibile pensare ad una dissociazione completa come si può invece fare per gli ...
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Chimico e fisico (Fournes-en-Weppes, Nord, 1830 - Grenoble 1901), prof. nell'univ. di Grenoble (dal 1870). A R. si debbono numerose ricerche di elettrochimica, termochimica, chimica analitica [...] della densità gassosa. Successivamente si dedicò allo studio del comportamento delle soluzioni acquose di acidi e basi, forti e deboli, e dei loro sali, avanzando l'idea di una azione indipendente in soluzione di radicali elettropositivi e negativi ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...