Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] caratteristica di essere diversamente colorati a seconda che siano prevalentemente nella forma dissociata o indissociata. Un i., acido debole, di formula generica HIn (dove In indica la parte acida) in soluzione acquosa si dissocia secondo lo schema ...
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GASSER, Herbert-Spencer
Giulio Cesare PUPILLI
Fisiologo, nato a Platteville Wisconsin) il 5 luglio 1888. Dottore in medicina nel 1915, è stato dapprima Instructor di farmacologia e fisiologia; dal 1921, [...] a valvole termoioniche, tale strumento permette una fedele registrazione dei processi più rapidi e dei potenziali più deboli. Si deve a Gasser e Erlanger la distinzione, universalmente accettata, delle fibre nervose in gruppi a caratteristiche ...
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Acido-base
Pietro Guerrieri
Si definisce acido una specie chimica in grado di cedere ioni idronio. Strettamente correlato al concetto di acido è quello di base, definita come una specie chimica capace [...] di 1,004 · 10-7 moli/litro. Ciò è dovuto al fatto che la specie chimica H2O ha proprietà acido-basiche estremamente deboli: la forza di un sistema acido-base è proporzionale alla tendenza che i componenti del sistema hanno di scambiarsi protoni ed è ...
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elettricità animale Complesso di fenomeni elettrici che si verificano all’interno degli organi e dei tessuti animali (➔ elettrofisiologia).
Varie specie di Pesci (Elasmobranchi e Teleostei) posseggono [...] delle razze sono meno potenti. Fra i Teleostei ne sono forniti il gimnoto, l’anguilla elettrica e il malatteruro. Le scariche deboli (meno di 1 V) sono usate in navigazione e comunicazione, quelle forti (fino a 600 V nel gen. Electrophorus) per ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] la denaturazione di alcune macromolecole biologiche, quali proteine e acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami deboli (non covalenti) intramolecolari (e intermolecolari nel caso di proteine polimeriche) che stabilizzano le proteine stesse ...
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reazione a catena della polimerasi
Franco Rollo
Tecnica che permette di replicare, in vitro, frammenti di DNA con particolare efficienza e rapidità. Messa a punto nella prima metà degli anni Ottanta [...] ). La temperatura viene poi abbassata per dare modo agli oligonucleotidi di legarsi ai filamenti di DNA mediante legami deboli (fase di riassociazione); è attraverso questo passaggio che si crea una struttura molecolare su cui può agire la ...
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Disciplina sviluppatasi di recente attraverso processi di interazione tra varie altre discipline, quali la botanica, la zoologia, l'ecologia, la genetica, l'etologia, la biogeografia, con lo scopo di risolvere [...] strutturali e funzionali di riferimento è spesso limitata dalla mancanza di dati ed è, pertanto, uno dei punti deboli dell’ecologia del ripristino. Inoltre è spesso difficile – se non addirittura impossibile – poter valutare a priori le capacità ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] alla coniugazione di carica elettrica C e alla parità P, il che comporta che se P non si conserva, come nelle interazioni deboli (violazione della parità) C deve variare in modo uguale e opposto così che si conservi il prodotto CP. Si è poi trovato ...
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modello MWC
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Rappresenta uno dei modelli possibili per descrivere il comportamento funzionale di certe proteine di tipo oligomerico (vale a dire, costituite da più di una [...] protomeri oltre che per il numero e l’energia dei legami che tengono assieme le subunità: se le interazioni sono deboli e poche, l’oligomero è libero di sviluppare l’attività catalitica nella sua interezza e potenza, e la conformazione quaternaria ...
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Evoluzione
Ernst Mayr
Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) fu il primo a sviluppare, all'inizio del XIX sec., una teoria concreta dell'evoluzione graduale, basata sull'eredità dei caratteri acquisiti e [...] del lavoro dei paleontologi e dei tassonomisti. Le ricerche dei genetisti, effettuate all'interno delle popolazioni, consentono solo deboli inferenze circa i processi macroevolutivi, o per lo meno così è stato finora. Si spera che le analisi della ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...