DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] Le formiche, faceva notare il D., sono insetti battaglieri e intrepidi, per disposizione naturale difensori di altri organismi più deboli e inermi che ne cercano la vicinanza. Le piante esposte all'azione di parassiti fitofagi molto spesso presentano ...
Leggi Tutto
CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] . Anche se aveva dimostrato una certa comprensione per la situazione sociale dei contadini, cercando di tutelare i socialmente deboli con vari provvedimenti, come per esempio le leggi contro l'usura del 1524 (il cui autore era però probabilmente ...
Leggi Tutto
GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] religione, mi sono pur sempre mostrato affezionatissimo al governo, per i sudditi del quale ho costantemente dedicate le deboli mie sostanze e le forze e la vita". Tuttavia non scese mai a carezzare esplicitamente proposte politiche concrete ...
Leggi Tutto
ATALARICO
Paolo Lamma
Figlio di Eutarico e di Amalasunta, figlia di Teoderico (Jordanis Getica,parr. 80, 251), nacque nel 516 (Id., ibid.,par. 304) o nel 518 (Id., Romana,par. 367; Procopii Bellum Gothicum,l.I, [...] lungo il Danubio, neì dissidi religiosi e politici, anche la vita della nuova Roma. Uno dei motivi che poteva rendere più debole la posizione di Giustino e del nipote era la mancanza di legami dinastici e il collegamento con una tradizione, i cui ...
Leggi Tutto
FONTANINI, Giusto
Dario Busolini
Nacque il 30 ott. 1666 a San Daniele del Friuli, figlio di Francesco, discendente da una famiglia di piccola nobiltà locale, e di Ludovica Manzoni di Sacile.
Avviato [...] Indice il De ingeniorum moderatione in religionis negotio, ma non vi riuscì e nemmeno fece stampare le proprie deboli Osservazioni critiche in proposito; licenziò invece alle stampe la propria vecchia replica alle tesi muratoriane sulla corona ferrea ...
Leggi Tutto
BOLLÈA, Giovanni
Matteo Fiorani
Nacque a Cigliano, in provincia di Vercelli, il 5 dicembre 1913 da Gelsomino e da Rosa Gaida.
Il padre, già emigrato negli Stati Uniti nel 1904 ma costretto a tornare [...] a suo modo di vedere davano la possibilità di cooperare a specialisti e personale scolastico e consentivano ai più deboli di accedere alla scuola, dalla quale erano stati esclusi fino a quel momento – ma fece poi pubblicamente autocritica, ammettendo ...
Leggi Tutto
COLOCCI (Colocci Vespucci), Adriano
Sergio Anselmi
Nacque a Iesi il 7 sett. 1855 dal marchese Antonio e da Enrichetta Vespucci, discendente dalla famiglia fiorentina del navigatore Amerigo.
I Colocci, [...] il "pittoresco" fascismo, del quale non poteva condividere la volgarità, il C. fini per accettarlo perché si opponeva a governi deboli e teneva a bada i socialisti.
Quando si attuò il regime, il C. mantenne nei confronti del fascismo un atteggiamento ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Salvatore
Vincenzo Clemente
Nato a Palermo il 6 agosto del 1867 da Giuseppe e da Chiara Ras, vi si laureò in legge il 10 luglio 1889, ed entrò come volontario al ministero degli Esteri in [...] mani uno strumento vigoroso e assai più efficace e incisivo in politica internazionale di quanto non si fossero dimostrati i deboli e precari governi che lo avevano preceduto. Mussolini lasciò, finché gli convenne, al C. e ai suoi burocrati il ruolo ...
Leggi Tutto
BAFFI, Paolo
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Broni, nell’Oltrepò pavese, il 5 agosto 1911, figlio unico di Giovanni e di Giuseppina Lolla. Il padre, figlio di un piccolo coltivatore, morì quando Paolo [...] il sistema maggiore flessibilità (attraverso bande larghe generalizzate) e maggiore simmetria di doveri fra 'monete forti' e 'monete deboli'. Va sottolineato che la preferenza di fondo di Baffi era per un sistema di cambi fissi. Egli non riteneva ...
Leggi Tutto
GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] e Burgundia. Il trattato di pace stipulato da G. costrinse l'esule Perctarit, dubbioso sulla fiducia accordatagli dai deboli sovrani merovingi, a cercare salvezza ancora più lontano dall'area padana, nella Britannia sassone.
G. morì, forse nell ...
Leggi Tutto
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...