GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] - come scriveva Pietro Martire Vermigli a Heinrich Bullinger -, che si contrapponeva al clima di persecuzione in atto contro le deboli comunità riformate italiane. Nell'anno accademico 1552-53 il G. si immatricolò presso l'Università di Basilea, dove ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] «C'è un patrimonio politico, morale e culturale che sopravvive, come sopravvive il desiderio di rifiutare l'ingiustizia, di difendere i deboli, di cambiare, se non il mondo, almeno la nazione in cui viviamo, o magari soltanto la nostra città o il ...
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CAPITELLI, Guglielmo
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 6 nov. 1840 da Domenico, presidente del Parlamento napoletano nel 1848, e da Rosa Lopiccoli. Studiò sotto la guida di Raffaele Masi e si [...] del Minghetti, esce ancora sconfitto dalla competizione elettorale.
Le posizioni dei moderati nel Mezzogiorno erano sempre state molto deboli. Il trionfo della Sinistra meridionale nel 1874 e nel 1876, fondato sui risentimenti e sugli interessi dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Mantegazza
Paola Govoni
Medico, patologo, igienista, antropologo, Paolo Mantegazza fu tra i protagonisti del dibattito italiano sull’evoluzionismo. I suoi interventi sulle razze e sulla donna, [...] di Mantegazza, nei quali la selezione naturale era definita come capace di portare «i pochi forti [a guidare] i molti deboli; i pochi intelligenti, [a governare] le turbe dei poco intelligenti» (Igiene del nido, 1877, p. 75). Salti di questo tipo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] , cit. 1° vol., p. 74).
Fortunato entra in Parlamento con il progetto preciso di portare a compimento «il patrocinio de’ deboli e dell’assistenza de’ poveri» (Carteggio 1865-1911, 1° vol., 1978, p. 12). Come per Villari, il riformismo di Fortunato ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] , articolandosi di solito sull'incontro-scontro di femmine deboli per definizione, ad alto tasso di fecondità, casalinghe è quella di fornire sicurezza alla partner, per sua natura debole e indifesa. L'assenza degli uomini si tramuta in assenza ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] tentativo di mettere l'autore in contraddizione con i suoi propri principî, e rivela l'abituale acutezza nel cogliere qualche punto debole, come la teoria del flusso e riflusso delle maree, che Newton spiega con l'attrazione solare; il C. non arriva ...
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CAPPONI, Niccolò
Michael Mallett
Nacque il 10 sett. 1472 da Piero di Gino e Nicolosa di Luigi Guicciardini. Discendeva quindi da due delle famiglie più importanti e tradizionalmente influenti della [...] godeva, ma anche perché occupava una posizione di centro nel quadro politico fiorentino in un momento in cui le estreme erano deboli. La sua candidatura era accettabile per molti sostenitori dei Medici a causa dei rapporti che l'avevano a lungo unito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] formale della protezione sociale, «suscettibile di mille usi, appropriabile dai gruppi forti, anche più e meglio che non da quelli deboli» (Giugni 1977, p. 349).
L’area del diritto del lavoro viene così configurata sulla base di una fotografia che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costantino Mortati
Fulco Lanchester
Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Docente a Messina, Macerata, Napoli e Roma, partecipò [...] futura in cambio di una stabilizzazione presente, ma una forma di governo caratterizzata dalla paura del tiranno. Istituzioni deboli e garantiste nell'ambito di una Costituzione pluralistica e avanzata negli obiettivi, si trovarono congelate dalla ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...