MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] terbusc, o berretto rosso in testa» (lettera del 17 aprile 1915, L'Aquila, Arch. Provinciale Cappuccini), e aprivano deboli scenari di evangelizzazione nella zona (dove «quasi tutti mostrano di amare in certo modo la nostra religione»), mentre il ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] centro di ogni sistema politico e ne condiziona la solidità. Quando esso è cattivo, gli Stati, secondo il B., diventano deboli, e quindi particolarmente vulnerabili alla conquista nemica. Ma non è tanto la loro quantità che rende i tributi giusti e ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] Serchi, medico condotto, è convinto assertore dell'abolizione del matrimonio e della necessità di sopprimere i bambini deboli. Propaganda coraggiosamente le sue idee sopportando beffe, insulti e danni. Poi, quasi senza preparazione, quando apprende ...
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BEAUHARNAIS, Eugène de
Vittorio Emanuele Giuntella
Nacque a Parigi il 3 sett. 1781, da Alexandre e Joséphine Tascher de la Pagerie.
Il padre era stato ghigliottinato nel 1794.Il B., protetto dal gen. [...] ma di fatto dal Massena) a ritirarsi in fretta verso l'Austria. Nella campagna del 1809 il B., sorpreso con deboli forze dalla discesa in Friuli dell'arciduca Giovanni, dovette ritirarsi dal. confine sull'Isonzo e, dopo aver tentato di arrestare gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gian Pietro Chironi
Giovanni Cazzetta
Le tensioni che attraversano la cultura giuridica italiana tra Otto e Novecento si specchiano nell’opera di Chironi, caratterizzata da attenzione per il positivismo [...] ne raffina «i principî ordinatori» lasciandone immutata «la veste». La «lotta evolutiva» crea «selezione» («le parti deboli […] cedono») e trasforma la realtà giuridica indirizzandola «verso la libertà», «l’eguaglianza coordinata alla libertà»: «ecco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] ricchezza e non viceversa […]; a sollevare in una concorrenza sfrenata e universale i potenti e a deprimere i deboli, incrementando così il capitalismo delle classi borghesi e diffondendo il salariato nella classe operaia; a favorire gli interessi ...
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GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna il 16 febbr. 1465, figlio di Baldassare e di Orsina Bocchi. Apparteneva a una famiglia della nobiltà bolognese dedita prevalentemente alle professioni [...] si sbloccò rapidamente a favore del Grassi. Le basi su cui poggiava la restaurata signoria dei Bentivoglio, infatti, rimanevano deboli ed essi dovettero piegarsi ad accettare l'elezione del G., che prese possesso del vescovato tramite il fratello ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] s. Bernardino; Virtù francescane, ai lati dell'ingresso; Gloria di s. Bernardino tra angioli e cherubini, nella lunetta); più deboli, come del resto frequentemente nella produzione di A., le statue dell'Annunciazione (ali e testa dell'angiolo sono di ...
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GIUSEPPE Cafasso, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco) il 15 genn. 1811, al tempo della dominazione francese, da Giovanni e da Orsola Beltramo, coltivatori. [...] , con conseguenti gravi problemi sociali, che colpivano soprattutto gli strati più poveri della popolazione e le persone più deboli, come i giovani, i malati, i carcerati e i condannati a morte. Pur non avvertendo probabilmente la portata ...
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LONGO, Bartolo
Marilena Ferraris
Nacque il 10 febbr. 1841 a Latiano, presso Brindisi, da Bartolomeo e da Antonia Luparelli, sposata in seconde nozze.
All'età di sei anni la famiglia lo affidò al collegio [...] lettere con evidente valore propagandistico. La diffusione capillare del periodico era indirizzata anche a sostenere le classi sociali più deboli tra cui i detenuti con i quali il L., grazie anche alla collaborazione dei cappellani e dei direttori di ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...