RACCHETTI, Alessandro
Paolo Rondini
RACCHETTI, Alessandro. – Nacque a Genova il 2 marzo 1789 da Andrea e da Isabella Bellocchio.
Poco dopo la sua nascita i genitori, appartenenti ad agiate famiglie [...] difendere il suo assistito e al secondo come pervenire a una decisione in grado di assicurare gli interessi della giustizia, dei più deboli e della collettività intera.
Morì a Genova il 24 aprile 1854.
Non si sposò né ebbe figli, e alla sua morte ...
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CORTENOVIS, Angelo Maria
Roberto Volpi
Nacque a Bergamo il 1° marzo 1727 da nobile famiglia, primo di sette fratelli che tutti intrapresero la carriera ecclesiastica e tutti si distinsero nelle lettere [...] risultati avanzati almeno quanto i suoi contemporanei nel campo della scienza e della tecnica. Ne nacquero opere assai deboli, che non possono non indurre a un netto ridimensionamento della figura dell'autore. Nella dissertazione Che la platina ...
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BADALONI, Paolo, detto Paolo Schiavo
Luisa Marcucci
Figlio di Stefano, nacque a Firenze nel 1397 e deve probabilmente il soprannome al fatto che la famiglia era di origine slava. Era immatricolato all'arte [...] , nostalgico del suo passato gotico: nostalgia senza convinzione, d'altra parte, per cui le sue opere tarde si rivelano molto deboli e retrograde, come quelle di un pittore campagnolo. Ne sono prova l'affresco a S. Apollonia, a Firenze, datato 144 ...
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GUERRA, Learco
Lauro Rossi
Nacque il 14 ott. 1902 a San Nicolò Po, frazione di Bagnolo San Vito (nel Mantovano), da Attilio, manovale, e Pasquina Galusi. Con il fratello Ivano si avviò ben presto al [...] audace, dava l'idea di strappare la vittoria, di andare a cercarla con furore. Aveva dei punti forti e dei punti deboli che lo rendevano semplicemente umano" (Uomini nella leggenda, p. 240).
Alla fine degli anni Trenta il G. aveva dato vita, insieme ...
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ARZELÀ, Cesare
Nicola Virgopia
Nacque a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, da modesta famiglia. Compì i primi studi al ginnasio di Sarzana e poi, come borsista, al liceo di Pisa. Allievo [...] s.6, t. 111 (1906), pp. 117-141; Su alcune questioni di calcolo funzionale, ibid., s.6, t. VII (1910), pp. 297-315; Variazioni deboli e forti delle funzioni, in Rendic. d. Accad. d. scienze di Bologna, n. s., XV (1911), pp. 56-59; Trattato di algebra ...
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CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] inizialmente al volgarizzamento delle Vite dei santi Padri, del Dialogo (per il quale G. Dufner propone, ma con argomenti deboli, il 1329), degli Atti degli Apostoli e dell’Epistola di s. Girolamo a Eustochio, quindi avrebbe affrontato la stesura ...
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DELLA TORRE, Francesco Ulderico
Gino Benzoni
Figlio di Gianfilippo di Raimondo e di Eleonora di Federico Gonzaga del ramo di Castiglione, nacque il 5 ott. 1629, a Sagrado (Gorizia), venendo battezzato, [...] " a Venezia "nel confine perché di sua natura è di spiriti torbidi", gonfio di presunzione, divorato dall'ambizione. "Ha deboli fortune", osservava il Molin quasi a circoscriverlo in angusti spazi e a ridimensionare la sua figura che solo nello ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] imposte del periodo di guerra, e l'introduzione di nuove imposte dirette che andassero a colpire i redditi più deboli allargando in tal modo la base di contribuzione); contenimento della dinamica salariale e accorta riapertura dei canali di credito ...
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CAVAGNARI, Domenico Giovanni
Walter Polastro
Nato a Genova il 20 luglio 1876 da Giuseppe e da Ermenegilda Gambino, a tredici anni entrò nell’Accademia navale di Livorno e vi conseguì nel 1895 la nomina [...] di incassamento, né si pensò al combattimento notturno che pure è la forma di lotta caratteristica delle marine più deboli.
Per un più preciso orientamento sul piano delle concezioni strategiche, notevole importanza riveste l’analisi di uno studio ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] della riorganizzazione dell'amministrazione finanziaria e del risanamento del debito pubblico e non già con nuovi pesi sulle classi più deboli e sui ceti civili esausti (nella carestia si erano avuti 6.000 morti, i coloni si erano indebitati ed erano ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...
pensatore debole
loc. s.le m. Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole. ◆ «Alla mamma non avevo mai detto nulla, aveva quasi ottant’anni e quel giorno mia sorella gli ha nascosto Stampa Sera che dava la notizia in terza pagina con...