Movimento tendente a favorire la cooperazione politica, economica e culturale tra gli Stati del continente americano.
Le origini
La sua origine può essere rinvenuta nel pensiero di S. Bolívar, che ne [...] impedire l’invasione statunitense di Panama nel 1989; né maggior successo ebbe nei confronti della questione del crescente debitopubblico dei paesi latino-americani. Nel giugno 1990 il presidente degli USA, G. Bush, lanciò la sua «iniziativa per ...
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Insieme di provvedimenti e di operazioni per portare un reparto militare o tutte le forze armate di un paese dalla loro costituzione di pace alla loro formazione di guerra. Per estensione il termine è [...] Seconda guerra mondiale, gli Stati fecero fronte agli impegni finanziari incrementando il gettito tributario e il debitopubblico, e anche ricorrendo all’inflazione per neutralizzare l’aumento della circolazione monetaria e ridurre l’utilizzazione ...
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Economia
Termine usato in determinate locuzioni del linguaggio economico relativamente a beni mobili (➔ bene).
Capitale m. Detto anche capitale artificiale – in confronto al capitale fondiario, considerato [...] in uno solo.
Proprietà m. Ogni forma di ricchezza che non abbia natura immobiliare e cioè titoli di debitopubblico, obbligazioni, azioni e altri titoli di credito, rendite varie, denaro liquido, mobili propriamente detti, suppellettili, biancheria ...
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Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione [...] and origin of public wealth, ecc. (1804), in vivace opposizione a D. Ricardo; The depreciation of the paper-currency of Great Britain proved (1812) e Three letters to the duke of Wellington ecc. (1829), contro la redenzione del debitopubblico. ...
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Uomo politico, giurista e scrittore argentino (Buenos Aires 1859 - ivi 1921). Specialmente ricordato per la nota diplomatica da lui trasmessa quale ministro degli Esteri al governo degli Stati Uniti il [...] di proteggere gli interessi dei loro sudditi portatori di titoli del debitopubblico venezolano. Per D. la sospensione dei pagamenti da parte dell'amministrazione del debitopubblico di uno stato non costituisce ragione sufficiente per giustificare l ...
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Uomo politico ed economista italiano (Imola 1873 - Nervi 1953); prof. (dal 1903) di economia politica nelle univ. di Cagliari e Parma e deputato (1910-26) prima socialista e, dopo il congresso di Livorno, [...] : Prezzo e sopraprezzo nell'economia capitalista (1923); La rente de la terre (1934); Il risparmio, lo sconto bancario e il debitopubblico (1941); Le teorie sull'utilità marginale e la lotta contro il marxismo (1943); Il capitale e il lavoro (1948 ...
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Uomo politico turco (Ödemiş 1887 - Ankara 1953); si distinse nella guerra d'Anatolia per l'organizzazione della resistenza contro l'invasione greca (1919-22); deputato di Smirne alla Grande assemblea nazionale, [...] -38), svolse intensa attività riformatrice con la fondazione della Banca centrale dello stato, col regolamento del debitopubblico, con la riforma dell'amministrazione giudiziaria. Ministro degli Esteri (1938-42), poi presidente del Consiglio (1942 ...
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Statista e scrittore (Horton, Northampton shire, 1661 - Londra 1715), allievo e amico di I. Newton; deputato, cancelliere dello Scacchiere (1694), primo ministro (1697). Ideò il primo fondo d'ammortamento [...] del debitopubblico (1692), creò, su progetto di W. Paterson, la Banca d'Inghilterra (1694) e svolse una politica monetaria che servì d'esempio agli stati europei; creò e riordinò (1698 e 1708) anche la Compagnia delle Indie Orientali. Primo lord del ...
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Uomo politico francese (Montpellier 1756 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles. 1820), quale membro dell'Assemblea legislativa e della Convenzione e membro del Comitato di salute pubblica, ebbe parte notevole [...] ordinare il sequestro dei beni degli emigrati (1792); propose per primo (1793) la creazione del gran libro del debitopubblico. Nel luglio 1794 attaccò Robespierre alla Convenzione. Dopo l'insurrezione giacobina del 1º aprile 1795, fuggì all'estero ...
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Finanziere e uomo politico inglese (Londra 1831 - ivi 1908), membro (1863) della Camera dei Comuni - come liberale e poi come unionista - e quindi (1900) della Camera dei Lord, fece parte dei gabinetti [...] come primo lord dell'Ammiragliato e cancelliere dello Scacchiere e operò con ottimi risultati la conversione del debitopubblico. Socio straniero dei Lincei (1897). Opere principali: The theory of foreign exchanges (1861; 16a ed. 1894), Essays ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...