Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] , capacità organizzativa), il pagamento di tributi visti come corrispettivo di servizi resi dallo Stato, la sottoscrizione di titoli di debitopubblico, lo sconto di cambiali ecc. Nello s. si realizza infatti una scelta tra quello a cui si rinuncia e ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] rivolti ai settori specifici.
Un legame fondamentale fra p. monetaria e p. fiscale è rappresentato dal finanziamento del debitopubblico realizzato attraverso l’aumento dell’offerta di moneta, cioè attraverso l’acquisto da parte della Banca d’Italia ...
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Chimica e industria
Prodotto industriale fabbricato con sostanze fibrose diverse, ridotte in pasta umida e quindi in fogli sottili e flessibili per vari usi, specialmente per scrivervi, stamparvi o involgere.
Cenni [...] e carte di credito.
Per la c. di debito ➔ bancomat.
C. commerciale
Espressione usata attualmente come traduzione biglietti di banca e di Stato (➔ biglietto), i titoli del debitopubblico (➔ Buoni e certificati di credito del Tesoro), le marche da ...
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Economia
Nel linguaggio economico-giuridico, l’operazione mediante la quale si dà inizio alla circolazione di assegni bancari o circolari, azioni, biglietti di banca o di Stato, buoni del Tesoro o altri [...] piano internazionale (➔ convertibilità).
Emissione di prestiti
L’insieme delle operazioni con cui lo Stato offre in vendita titoli di debitopubblico e li colloca sul mercato. Può essere diretta (mediante offerta dei titoli in borsa o apertura di ...
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In economia, il deprezzamento del valore di un bene, in particolare di un bene produttivo o d’investimento, provocato da logorio fisico od obsolescenza tecnica, che determina da parte delle imprese investimenti [...] , o per distruggerli subito o per accumularli in modo da utilizzare anche i frutti allo stesso scopo. L’a. del debitopubblico si può realizzare, inoltre, con lo stanziamento annuale in bilancio di una somma destinata a tale fine o ancora con la ...
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(UEM) Elemento portante della struttura istituzionale ed economica dell'Unione Europea imperniata sull'adozione di una moneta unica (euro) per tutti gli Stati aderenti e sull'applicazione dei principi [...] , l'andamento dei tassi di interesse a lungo termine, il rispetto di specifici rapporti tra il PIL e il debitopubblico; la partecipazione da almeno due anni senza gravi svalutazioni alla banda di fluttuazione del Sistema monetario europeo. Nel 1998 ...
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Banca d’Inghilterra (ingl. Bank of England) Banca centrale britannica. Sorse nel 1694 come società per azioni tra i sottoscrittori di un prestito allo Stato cui il Parlamento concesse il diritto d’esercitare [...] . fu nazionalizzata. Tra il 1931 e il 1997, operò come consulente e strumento del Tesoro per la gestione del debitopubblico, la politica del cambio e la politica monetaria. Nel 1997 un’importante riforma ne sancì la piena indipendenza nella politica ...
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Cottarelli, Carlo. – Economista italiano (n. Cremona 1954). Dopo essersi laureato in Economia a Siena e aver conseguito il Master presso la London School of Economics, ha lavorato nel dipartimento ricerca [...] , e sull'inflazione, tra gli ultimi: La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare (2015), Il macigno. Perché il debitopubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene (2016), I sette peccati capitali dell ...
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Economista (Brno 1851 - Kramsach 1914), appartenne con K. Menger e F. von Wieser alla cosiddetta scuola austriaca o marginalistica. Insegnò a Innsbruck (1881-1885) e Vienna (dal 1905). Socio straniero [...] Kapital und Kapitalzins (2 voll., 1884-89) e Grundzüge der Theorie des wirtschaftlichen Güterwertes (1886). Più volte ministro delle Finanze, presiedé il Verwaltungsgerichthof e collaborò alla riforma fiscale e alla conversione del debitopubblico. ...
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Mercante e finanziere scozzese (Treilflatt, Dumfriesshire, 1658 - Londra 1719), critico della politica finanziaria del governo inglese, propose riforme monetarie; è stato considerato fondatore della Banca [...] Fu tra i primi fautori del libero scambio, si oppose strenuamente al biglietto inconvertibile, ideò il fondo d'ammortamento del debitopubblico e lasciò importanti scritti (Writings of W. P., a cura di S. Bannister, 3 voll., 1859). Nel 1698 diresse ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...