L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] finanza, che per una città-Stato altamente dirigista come Venezia significa fiscalità, dazi, prestiti forzosi, politica di spesa, debitopubblico.
Si parlava di guerre sui mari e per terra, che furono frequenti; ma come capire la loro incidenza ...
Leggi Tutto
L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giuseppe Gullino
Alle origini e sviluppo dell’Istituto Veneto ho dedicato un altro capitolo, intitolato Istituzioni di cultura, di questa Storia di Venezia, [...] sottoposta sin dagli esordi alla tutela dell’Istituto. La guerra, infatti, aveva decurtato le rendite dei titoli del debitopubblico da essa posseduti; inoltre il suo patrimonio era in gran parte rappresentato da immobili e terreni agricoli posti ...
Leggi Tutto
L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] culturale dello stato.
Ancora nel '17 abbiamo i provveditori sopra monti, che devono badare ai depositi di un debitopubblico dissestato dalla lunga guerra; quindi, il 13 settembre, vengono istituiti i censori. È un recupero di sapore classico ...
Leggi Tutto
Lavoro e culture sindacali nel Nord-Ovest
Stefano Musso
Il Nord-Ovest, area della prima industrializzazione italiana tra fine Ottocento e primo Novecento, ha ospitato a lungo la componente più avanzata [...] tanto che, sotto l’incalzare della gravissima crisi internazionale che scuote i mercati finanziari, gonfia il debitopubblico e incide pesantemente sull’economia reale, non pochi osservatori sono inclini a prevedere un drastico ridimensionamento del ...
Leggi Tutto
Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] C. Guarnieri, Il sistema politico italiano, 2006).
Infatti, le condizioni economiche del Paese, aggravate dal peso del debitopubblico accumulato dal Regno di Sardegna durante le guerre d’indipendenza e dalle difficoltà di penetrazione fiscale della ...
Leggi Tutto
Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] tentativo di accontentare tutte le domande possibilmente occultandone i costi attraverso strumenti come l'inflazione o la crescita del debitopubblico. Il partito in questo caso offre poco più che una cornice di garanzia che assicura a tutti (o quasi ...
Leggi Tutto
Pianificazione e programmazione
Veniero Del Punta
di Veniero Del Punta
PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONEPremessa
I campi a cui i due termini che danno il titolo a questo articolo possono essere applicati [...] si intenderebbe spendere in infrastrutture nel corso degli anni del piano e quale sarebbe la cifra di riduzione del debitopubblico compatibile con tali spese.
Quello appena descritto è un contrasto tra obiettivi di un paese già altamente sviluppato ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] e l’alta borghesia, poiché era previsto che «i beni nazionali» andassero venduti soprattutto a possessori di titoli del debitopubblico, mentre la clausola dei «piccoli lotti» di vendita fu spesso aggirata. Insomma, ci fu solo parziale movimentazione ...
Leggi Tutto
Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] su tutte le proprietà laiche ed ecclesiastiche dello Stato della Chiesa. Massiccio era stato anche il ricorso al debitopubblico, con l'istituzione nel 1555 del Monte novennale (prestito con interesse dell'8%, garantito sulle entrate della tassa ...
Leggi Tutto
L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] delle imposte dirette, catasto e pesi e misure (tre divisioni, una ragioneria, una commissione centrale), quella del debitopubblico (cinque divisioni e una commissione di vigilanza). Era una proliferazione di uffici (e di funzionari) che non ebbe ...
Leggi Tutto
debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...