Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] pp. 97-99).
120. Ludovico Gonzaga nel 1382 protestò vivacemente contro la riduzione dei tassi di interesse: G. Luzzatto, Il debitopubblico, pp. 154-157.
121. L. Giannasi, Rapporti tra Venezia e Mantova, pp. 33-111.
122. Giovanni Battista Borgogno, I ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] capitali di grande entità (46).
Le fonti di reddito più feconde rimangono, oltre l'acquisto dei titoli del debitopubblico, l'esercizio diretto o la partecipazione al commercio internazionale, in primo luogo marittimo, e in misura sensibilmente ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] fra l'altro smobilizzato, per investire nelle terre ex scaligere del distretto veronese, i loro investimenti in titoli del debitopubblico veneziano: fra loro, famiglie prestigiose come i Maffei e i della Torre). In altri casi, gli stessi patrizi ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] p. 87 (pp. 87-98) (il saggio era stato edito con il titolo Sull'ammontare del Monte Vecchio' di Venezia, in Il debitopubblico della Repubblica di Venezia, a cura di Gino Luzzatto, Milano 1963, pp. 275-292).
262. Magistrature contabili, p. 87.
263. F ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Banca dello Stato pontificio.
La prima incombenza da affrontare dopo la formazione dello Stato unitario fu la posizione del debitopubblico. Pio IX giocò la carta diplomatica. Da un lato si dichiarava prigioniero dello Stato italiano e dall’altro ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] 'intero territorio ‛nazionale', ed anzi, ad andare oltre, si legava a quella rivolta a sottolineare l'aumento spaventoso del debitopubblico; e l'una e l'altra trovavano il loro punto di maggiore consistenza (ed era inevitabile) nella critica diretta ...
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Il primo comune
Andrea Castagnetti
Le istituzioni comunali
La costituzione del comune durante il ducato di Pietro Polani (1141-1148). a) La prima apparizione di "commune", "sapientes" e "consilium" [...] con un'espressione generica: "per communem patriae collaudationem" (17). L'aggettivo comunis è una volta impiegato per designare il debitopubblico, sempre dunque in ambito fiscale. Nel 1112 il duca Ordelaffo Falier vende un terreno di proprietà ...
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La costruzione dell’economia unitaria
Guido Pescosolido
Il ruolo della componente economica nella storia del Risorgimento e dello Stato unitario assunse un rilievo storiografico significativo a partire [...] sul resto della penisola e quindi anche su quelli dell’ex Regno delle Due Sicilie, che comunque avevano il secondo debitopubblico della penisola.
L’ambito nel quale i nuovi ordinamenti e le nuove politiche furono estesi con la maggiore celerità e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] si affermano al centro del dibattito, fin dalla fine degli anni Settanta, i due temi del vincolo estero e del debitopubblico: i due problemi, che sono in parte come vedremo connessi tra loro pesano, sia nella riflessione teorica sia nella realtà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] dei camerlenghi, i vecchi custodi del denaro comune. È questa, detto per inciso, l’età del grande accrescimento del debitopubblico, il Monte comune, e quindi anche del potere detenuto dai suoi maggiori contribuenti. La facoltà di distribuire ‘oneri ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...