LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] Giornata di studio L. LUZZATTI, Luigi per la storia dell'Italia contemporanea,( 1993, a cura di D. Calabi, Venezia 1995; Finanza e debitopubblico in Italia tra '800 e '900. Atti della seconda Giornata di studio L. LUZZATTI, Luigi,( 1994, a cura di P ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] dell’Italia. Da tesoriere operò con competenza, preoccupandosi del risanamento finanziario dello Stato, gravato da un pesante debitopubblico, e tentando di instaurare un nuovo sistema tributario per aumentare le entrate, all’interno di un organico ...
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PIO IV, papa
Flavio Rurale
PIO IV, papa. – Giovan Angelo Medici nacque a Milano il 31 marzo 1499, da Bernardino, notaio, e da Cecilia Serbelloni. Seguì gli studi giuridici prima a Pavia poi a Bologna, [...] di Camera lasciate vacanti dai neoeletti, finirono per costituire una cospicua voce d’entrata. Pio IV incrementò poi il debitopubblico istituendo Monti e cariche onorarie che rappresentavano per il titolare un investimento a interesse e un’immediata ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] non fu comunque l'ultima memoria scritta dal B., in quanto nel giugno 1766 lo sappiamo impegnato in uno studio sul debitopubblico, e più che mai interessato ai problemi economici del tempo, pronto a mettere i suoi servizi a disposizione di chi ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] del secolo; la finanza, che aveva retto ai pesi della guerra di Gradisca in virtù di una politica del debitopubblico condotta con la consumata esperienza che contraddistingueva gli uomini di governo che vi si dedicavano, rivelava segni sempre ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] i contraccolpi della guerra, la perdita di persone care nei combattimenti, il forte incremento dell'onere fiscale e del debitopubblico, l'aumento dei prezzi; dall'altra le ostentazioni di un lusso smodato da parte di coloro che della guerra ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] consentite un tempo dall'esercizio della mercatura. È vero che questi nobili potevano collocare i loro modesti capitali nel debitopubblico, finché non venne liquidato negli ultimi decenni del '500, e poi nel prestito a privati; ma anche questo ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] era stato costretto a sospendere la convertibilità della partita di banco; questa misura e l'aumento esponenziale del debitopubblico in seguito non solo alle spese belliche, ma anche ad una finanza di pace profondamente squilibrata - ad esempio ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] armate dovevano essere composte unicamente da italiani, separate le finanze del Regno da quelle dell'Impero e ridotto il debitopubblico. Le due congregazioni centrali dovevano fondersi in "una Dieta di regno, che riveda l'annuo budget, voti le ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] trasmesso alla municipalità e al popolo il potere, ma anche aveva ad essi lasciato in eredità un pesante debitopubblico; aveva lasciato una cospicua esposizione nei confronti del bancogiro derivante sia dai crediti ottenuti direttamente da esso ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...