CAMPILLI, Pietro
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Nato a Frascati (Roma) il 30 nov. 1891 da Desiderio e da Enrica Ranelli, in una famiglia di agricoltori benestanti, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, si laureò presso [...] al 5% con la rinuncia al consolidamento del debito; sulla formulazione di un "piano" di lavori era impegnato a fondo.
In qualità di ministro per il Commercio con l'Estero, egli, nel gennaio 1947, accompagnò negli Stati Uniti il presidente dei ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] richiesti dai carbonari, inviò il B. in missione all'estero per attingere informazioni sull'atteggiamento che avrebbero assunto i governi ". Nell'esame degli avvenimenti il B. sa dare il debito posto tanto all'azione dei singoli (acuto il ritratto di ...
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BREDA, Vincenzo Stefano
Franco Bonelli
Piero Craveri
Nacque a Limena (Padova) il 30 apr. 1825 da Giovanni e da Angela Zanon, in una famiglia di piccoli commercianti che era imparentata ad un altro [...] del Credito mobiliare.
Solo allora il problema dei debiti della Terni poté trovare una definitiva soluzione. La di controllore della fabbricazione e lavorazione di corazzate nelle officine estere.
Il B. si impegnò ad attuare quella severa politica ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] immediati e alla scarsità di moneta circolante, anche per l'acquisto di armi all'estero. Per questo propose una legge, poi votata, che proclamava il debito pubblico "nazionale e inviolabile"; appoggiò il progetto di autorizzare la Banca Romana ad una ...
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CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] l'impresa. Questa, che era giunta a collocare all'estero oltre il 50% della produzione, con la rivalutazione si società cotoniera. Non essendo ovviamente in grado di saldare il debito, si dimise dalla presidenza della Commerciale e fu costretto a ...
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BIANCHINI, Lodovico
Pasquale Villani
Nacque a Napoli l'11 agosto 1803, da Domenico e da Margherita Sciullo; già a soli quindici anni, mentre faceva ampie letture soprattutto di economia e di storia, [...] del ben vivere sociale, "sicredette tanto in Italia che nell'estero che siffatto governo si ponesse nella strada di migliore andamento e Sicilie, Napoli 1835; Se la conversione delle rendite del debito pubblico nel Regno di Napoli sia giusta ed utile, ...
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BASTOGI, Pietro
Luciano Coppini
Gian Paolo Nitti
Nacque a Livorno il 15 marzo 1808 da Michelangelo, appartenente a una famiglia di commercianti originaria di Civitavecchia; fece i suoi primi studi [...] 'aumento del gettito tributario e il ricorso straordinario al credito estero ed interno per l'importo di 500 milioni; in quell 'occasione propose anche l'istituzione del Gran Libro del debito pubblico. Per quanto siano evidenti le analogie tra questi ...
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BACHI, Riccardo
Franco Bonelli
Nacque a Torino l'11 giugno 1875 da Israele e da Enrichetta Levi. A Torino compì, presso la scuola ebraica, gli studi elementari e conseguì nel 1894, con brillanti risultati, [...] gli fece meritare apprezzamenti lusinghieri in Italia e all'estero, venne condotta a termine a costo di tenace giudizio complesso sul progresso della società italiana mettendo sì in debito conto i fattori positivi, ma altresì le manchevolezze e ...
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FLORIANI, Pompeo
Giuseppe Adami
Figlio di Camillo e di Gerolama, di cui non si conosce il casato, nacque a Macerata nel 1545. Gli unici dati che possediamo circa la sua formazione militare sono basati [...] p. 44 s.; Bono, 1976). È stato rilevato il debito del progetto del Serbelloni, poi risultato vincente per il suo costo for the Knights of Malta, in Architetti e ingegneri militari italiani all'estero dal XV al XVII secolo, a cura di M. Viganò, Livorno ...
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AZZOLINI, Vincenzo
Massimo Finoia
Nacque a Napoli il 5 dic. 1881 da genitori appartenenti ad antiche famiglie, Alfonso, dirigente del Banco di Calabria, e Maria Carolina Serrao, figlia di un magistrato. [...] generale della Banca d'Italia, lo conobbe e cominciò ad apprezzarlo. Poiché una gran massa dei titoli del debito da convertire era collocata all'estero, ben presto l'A. fu inviato a Parigi quale delegato del Tesoro presso la Banca Rothschild che ...
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valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro della v. di 200 euro; e con sign. affine,...
fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. Proprietà terriera, appezzamento di terreno,...