(lat. Pudicitia) Dea romana della castità coniugale, cui era dedicato un tempio nel Foro Boario e uno nel Vicus Longus (alla Pudicitia plebeia). ...
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Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione in dea marina. ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] Stato, nella rotonda aedes Vestae del Foro, dove la dea era venerata come Vesta publica populi Romani. Qui al suo abitazione un nuovo tempio di Vesta. Il culto pubblico della dea rimase inalterato fino alla fine del paganesimo.
Il collegio delle ...
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Comune della prov. di Barletta-Andria-Trani (255,4 km2 con 9752 ab. nel 2008).
Secondo una tradizione, deriverebbe l’origine e il nome da un antico tempio intitolato alla dea Minerva. ...
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(gr. Δῆλος) Isola delle Cicladi settentrionali, nel Mar Egeo meridionale. Abitata già nell’età cicladica e tardo-micenea, fu centro cultuale di grande importanza: la divinità venerata era nel 2° millennio [...] a.C. una dea femminile della vegetazione (poi identificata con Artemide), cui andò sostituendosi progressivamente, a partire dagli inizi del 1° millennio, Apollo. Nell’orbita ateniese fin da epoche remote, dal 478 a.C. per un quarto di secolo D. fu ...
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(lat. Almo) Antico nome di un fiumiciattolo immediatamente a S di Roma, oggi Marrana della Caffarella o Acquataccio. Nelle sue acque gli antichi sacerdoti di Cibele usavano, il 27 marzo di ogni anno, procedere [...] alla lavatura rituale del simulacro della dea. ...
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Comune della prov. di Avellino (14,3 km2 con 879 ab. nel 2008). Il centro è posto a 750 m s.l.m., nell’alta valle del Fredane, affluente del Calore. Turismo.
Nel suo territorio sono stati trovati i resti [...] di un santuario della dea Mefite, il cui culto è da mettere in relazione con l’esistenza di un laghetto con sorgenti solforose ed esalazioni mefitiche. Dal santuario provengono oggetti votivi (terrecotte figurate, bronzetti, figure in legno) e monete ...
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(gr. Βραυρών) Città della Grecia antica, in Attica, in cui fioriva il culto di Artemide Brauronia.Vi si celebravano, ogni cinque anni, le feste Brauronie, durante le quali fanciulle, vestite di un costume [...] speciale del colore di croco (giallo-rossiccio) per atteggiarsi a orse, sacrificavano una capra in onore della dea. Il culto e i miti correlati fanno pensare a un antico rito iniziatico o di passaggio delle fanciulle all’età del matrimonio. ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium
Andrea R. Staffa
Regio iv sabina et samnium
Introduzione
Fra le regioni in cui si era articolata la divisione augustea dell’Italia antica la [...] in area marrucina a Rapino, ove il titolo è menzionato nella celebre Tavola di Rapino, e anche presso il tempio della dea Mefite a Rossano di Vaglio in Lucania. La Tavola di Rapino restituisce, nella più recente analisi di La Regina (1997), elementi ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...