Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione in dea marina. ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al ...
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(gr. Πειϑώ) Nella religione greca, dea della persuasione; figlia, secondo la Teogonia di Esiodo, di Oceano e di Teti, rappresentava specialmente la persuasione d’amore e perciò nel culto era unita spesso [...] ad Afrodite ...
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(gr. Παλλάς)
Religione
Epiteto rituale della dea greca Atena come lanciatrice d’asta (gr. πάλλω «scagliare»).
Da P. prese nome il palladio, raffigurazione della dea venerata come protettrice della casa [...] della reggia e poi, in età storica, nel tempio a ciò destinato. La sua presenza assicurava la continua vigilanza della dea sulla casa e sulla città, tanto da diffondere la credenza che una città fosse inespugnabile finché lo possedesse. Famoso era ...
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Kālī Divinità indiana, moglie di Śiva, dea della distruzione e della morte. È rappresentata con quattro braccia, cosparsa di sangue e adorna di una collana di teschi e di una cintura di serpenti. Nel [...] Bengala in passato fu venerata con offerte di sacrifici umani ...
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Divinità buddhista cinese, rappresentata sotto forma di dea. Il nome cinese, che letteralmente significa «colei che rivolge lo sguardo al suono (delle grida del mondo)», è traduzione del nome sanscrito [...] della divinità Avalokiteśvara ...
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(lat. Furrinalia) Feste pubbliche in onore della dea Furrina, che si celebravano nell’antica Roma il 25 luglio. Secondo Varrone, la divinità, che in passato doveva aver avuto un’importanza notevole (è [...] attestato un flamen Furrinalis), era pressoché sconosciuta alla fine della Repubblica ...
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Nome («Grande Madre») che i Romani diedero alla dea frigia Cibele, traducendo la formula greca Μεγάλη Μήτηρ, quando il suo culto entrò in quello pubblico romano. Secondo la tradizione la dea fu introdotta [...] , il 10 aprile 191 a.C. le fu dedicato un suo tempio. Questa data segna l’istituzione del culto ufficiale della dea, con il nome di M. deum Idoea, cui provvedevano sodalitates religiose; ogni anno le erano tributate feste solenni (Megalesie), dal 4 ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...