Bosè, Lucia
Morando Morandini
Attrice cinematografica, nata a Milano il 28 gennaio 1931. Ha occupato un posto di nicchia nel divismo italiano del dopoguerra, lontana dal modello delle coetanee 'maggiorate [...] amata anche all'estero da artisti e intellettuali più che dal grande pubblico, emblema di una donna sognata come una dea, professionalmente inesperta ma dotata di un talento naturale che, col passare degli anni, le ha permesso di diventare un'attrice ...
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Artista ateniese (n. Atene 490-485 circa - m. dopo il 432 a. C.), figura capitale, nello sviluppo dell'arte greca, legata alle grandi creazioni periclee e, in particolare, al Partenone e alla sua decorazione [...] l'Acropoli, l'Odèon di Pericle: è un imponente complesso di monumenti che celebra la gloria di Atene e della sua dea eponima, alla quale viene eretta un'altra imponente statua criselefantina, terminata nel 438. La statua, alta 12 m, aveva nella mano ...
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Rivoluzionario francese (Nevers 1763 - Parigi 1794); collaboratore dal 1790 del giornale Révolutions de Paris, membro della Comune del 10 agosto 1792, ebbe parte di primo piano nel 1792-93. Presidente, [...] nome in quello di Anassagora Ch.; si di stinse per la sua ostilità verso i girondini e per i suoi tentativi di promuovere il culto della dea Ragione. Coinvolto per questo da Robespierre nel processo degli hebertisti, fu processato e ghigliottinato. ...
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FRESCOBALDI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze nel 1436 (in base alla dichiarazione catastale del 1442 risulta, infatti, avere 6 anni), da Niccolò di Amerigo Frescobaldi e da Antonia di Domenico [...] 1429, ebbero altri sei figli, Nanna (1432), Amerigo (19 giugno 1433), Filippo (1440), Benedetta (1444), Alessandra (1446) e Dea (1447). Rimasto vedovo dopo il 1457 - in questo anno compare infatti per l'ultima volta nella registrazione catastale la ...
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Abraham, Murray F. (propr. Fahrid Murray). – Attore statunitense di origini italo-siriane (n. Pittsburgh, Pennsylvania, 1939). Dotato di presenza scenica, di intepretazione intensa, anche se mai come attore [...] di M. Forman. Tra i molti film si ricordano: Scarface (1983), Der Name der Rose (1986), Mighty Aphrodite (1995; La dea dell’amore), Excellent cadavers (1999; I giudici), Finding Forrester (2000), Inside Llewyn Davis (2013, A proposito di Davis, 2014 ...
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Scultore italiano (La Spezia 1911 - Parigi 1989). Dal 1947 visse a Parigi; nel 1965 prese la nazionalità francese. Al 1942 risalgono le sue prime opere astratte, sculture a due dimensioni in ferro, rame [...] . Dopo il 1948 operò in forme più complesse e monumentali di un'architettura ritmata di lastre sottili di metallo (Antica dea, 1958; Occasione drammatica IX, 1962-63; Apparizione VIII, 1964). Sue opere monumentali si trovano a Marl, a Berlino, a ...
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Panegirista latino (n. 340 - m. dopo il 402). Figlio di Lucio Aurelio Aviano Simmaco, che ebbe importanti cariche pubbliche e grandi onori a Roma e a Costantinopoli, fu educato da retori gallici e compose [...] tradizione romana, fu in polemica con s. Ambrogio che si opponeva alla ricollocazione nella Curia dell'ara della dea Vittoria; fu quindi praefectus urbi (384) e console (391). Abbiamo di S. altre cinque orazioni incomplete; quarantanove relationes ...
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Regista cinematografico (Calcutta 1921 - ivi 1992). Pittore, aiuto regista di J. Renoir, esordì nel cinema dirigendo Pather Panchali (Il lamento sul sentiero, 1955). Influenzato dal neorealismo italiano, [...] , esplorando i generi più diversi con moduli stilistici sempre nuovi (Jalsaghar "La stanza della musica", 1958; Devi "La dea", 1961; Mahanagar, La grande città, 1964; Chiriakhana "Il serraglio", 1966; Ghare Bhaire "La casa e il mondo", 1984 ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo [...] , 1920; La vita operosa, 1920; Il figlio di due madri, 1929; ecc.) e dei lavori teatrali (La guardia alla luna, 1920; Nostra dea, 1925; ecc.), al novecentismo, di cui si fece banditore nella rivista '900 (1926-29), al "realismo magico", l'opera del B ...
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Scrittore lituano (Baibokai, Vabalninkas, 1896 - Vilnius 1947); compiuti gli studî a Panevėžys, Pietroburgo e Mosca, tornò nel 1918 in Lituania, a lavorare nella redazione di Lietuvà; divenne poi docente [...] proficui con il simbolista J. Baltrušaitis e con M. Gorkij. Coltivò soprattutto la lirica simbolica (Deivė iš ežero "La dea del lago", 1919; Giesmė apie Gedimina̧ "Inno su Gediminas", 1938) e il dramma storico (Milžino paunksmė "All'ombra del ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...