LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] raffigurante Diana come personificazione della Luna (Allegoria di Diana): felice invenzione, con un bel notturno abitato dalla luminosa dea lunare circondata dalle ninfe, la Diana del L. rimanda chiaramente all'Endimione di Pier Francesco Mola (Roma ...
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Vedi CERVETERI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CERVETERI (v. vol. ii, p. 518-521)
M. Torelli
M. Moretti
Negli ultimi anni gli scavi, i restauri e le ricerche magnetometriche sono procedute con particolare [...] sinistra ancora altri frammenti dal tempio cosiddetto di Hera fra i quali una ciotola recante dipinto il nome della dea; dal mercato antiquario provengono numerosi frammenti di acroteri, con amazzoni (520-500 a. C.).
Nell'ultimo settore della vetrina ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] , nello stesso anno, per il conte Francesco Gambara (Boselli, 1971).
La Minerva della Borghese è il testamento della pittrice. La dea longilinea e casta è accarezzata dalla tenerezza di un colore e di una luce carracceschi che ne esaltano la sottile ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] ha minor eleganza di forme e anche maggior profusione d'ornati. Notevole per la grande impugnatura la S. nel clipeo della Dea Roma nell'arco di Rimini. Un campionario di s. legionarie del I sec. si può vedere nelle stele funerarie della regione ...
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PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] absidali delle successive basiliche cristiane, mentre la monumentalità e l'astratta perfezione delle p. del Laterano (così come la dea Barberini) aiutano a comprendere come la p. murale romana del sec. 4° sia stata in grado di produrre raffigurazioni ...
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Vedi ANATOLIA dell'anno: 1958 - 1973
ANATOLIA (v. vol. i, p. 343)
P. E. Pecorella
Le conoscenze sulle culture anatoliche d'età preistorica e storica, in questi ultitni dieci anni, sono aumentate in modo [...] scena dipinta che raffigura un cacciatore con una lancia alle prese con un leone, ed una cretula su cui si scorge una dea seduta su di uno stambecco con innanzi un devoto; inoltre alcuni frammenti di vasi di ossidiana, alquanto rari (livello II dell ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte
A. Adriani
1. Il problema dell'arte A. - Il problema dell'arte A. è ancora fra i più oscuri dell'arte ellenistica. La relativa scarsezza [...] anche non poche statuette marmoree di Afrodite degli altri tipi diffusi in età ellenistica. Un raro e fine torso argenteo della dea (inedito) è nel museo di Alessandria. Al tardo ellenismo (II-I sec. a. C.) è da attribuire anche il noto gruppo ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] a partire dal 447 a.C. sotto la direzione dello scultore e architetto Fidia, sull'Acropoli ("città alta"). Dedicato alla dea Atena, il Partenone è l'esempio più splendido dell'epoca classica. Il fregio, che si snoda per 160 metri, rappresenta ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] , i palazzi separati di Ettore e di Paride (Il., vi, 313, 370), il grande tempio di Atena con la statua seduta della dea (Il., vi, 269). Attorno a questo centro monumentale, ma sempre dentro le mura, si espandono i quartieri della città. Fuori delle ...
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Vedi INDIANA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
INDIANA, Arte
A. Tamburello
H. Goetz
INDIANA, Arte. - L'arte i. raggiunge alcune delle sue espressioni più alte in tempi che sono cronologicamente al di fuori [...] di taluni generi tipici delle culture della valle dell'Indo. Persiste, ad esempio, la tradizione iconografica della cosiddetta "dea madre" nelle figurine muliebri, in terracotta e persino in oro, dall'attento rilievo degli attributi di fertilità.
In ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...