GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] dio creatore Khnum della tarda mitologia egizia. Al confronto del dio solare, la dea lunare appare più raramente, e comunque più spesso come Iside che come Selene. La dea delle arti infernali, Ecate dalle tre facce e dalle sei braccia, naturalmente ...
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TELLŌ (da Tell el-Luh, "colle della tavoletta")
A. Bisi
Odierna località della bassa Mesopotamia. Il nome antico della città è Lagash (shir.bur.la.), scritto ideograficamente.
Il nome di Lagash appare [...] notevoli altri due frammenti di vasi di pietra; l'uno mostra la dea della vegetazione, Nisaba, dalle cui spalle spuntano le spighe; l'altro perpetuandosi in quelli di Isin e Larsa presentano una dea, i cui piedi terminano a zampe animalesche, che ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] sec. in poi: Atena tipo Farnese dedicata da un M. Ulpio Cominio, un Hermes stante, un Eracle in riposo tipo Farnese, una Dea panneggiata stante.
L'importanza di T. come zona monumentale consiste nel suo carattere ellenistico, unico in tutta l'Africa ...
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Vedi MALATYA dell'anno: 1961 - 1995
MALATYA (Μελιτηνή)
P. Matthiae
Città della Turchia nei cui pressi, non lontano dalla riva destra dell'alto Eufrate, sorge la collina di Arslantepe, formata dalle rovine [...] attribuita da M. Vieyra una stele ove sono raffigurati la dea Kubaba, con il caratteristico alto copricapo, e il dio della al solito, il dio si erge su un leone, mentre la dea siede sul dorso di un toro. Diversi rapporti iconografici mostrano i due ...
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FERRARI, Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque nel 1740 a Torrechiara (Parma). Studiò architettura con E.-A. Petitot all'Accademia di belle arti di Parma e pittura di paesaggio presso B. Bossi. [...] (ibid., pp. 125 s.), il dipinto raffigura una "rotonda con un maestoso vestibolo, che annunzia la sacra Sede della Dea Mnemosine ..." all'interno della quale si trova "una Deache presenta il R. Infante alla Memoria". In questa personificazione della ...
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Vedi BABILONIA dell'anno: 1958 - 1994
BABILONIA (babilonese Bābih)
G. Furlani*
È la città capitale della Babilonia. È stata una delle città più rinomate del mondo antico, non soltanto per il prestigio [...] Nelle strade si trovavano numerosi piedistalli e pedane per le statue o i simboli degli dèi: a B. si contavano 18o altari per la dea Ishtar, 18o per gli dèi Nergal e Adad, oltre ai 53 templi degli dèi maggiori e alle 900 cappelle per gli dèi minori ...
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Vedi COSTANZA dell'anno: 1959 - 1973
COSTANZA
G. Bordenache
Museo archeologico. - Città della Romania, porto moderno sul Mar Nero, sorge sul sito dell'antica Tomis (v. vol. vii, pp. 916-917). Le numerose [...] , ha arricchito il museo con materiale corrente, ma anche con sculture di notevole importanza quali l'immagine di una dea diademata e velata, accompagnata da un Tritone barbato e con corona muralis probabilmente la Tyche di Tomis - quella col ...
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UGENTO (Uzentum; Οὔξεντον)
N. Degrassi
Centro messapico, poi municipio romano (Plin., Nat. hist., iii, 11, 105) sulla costa occidentale del Salento, ricordato nella Tabula Peutingeriana e dagli Itinerarî [...] -peloponnesiaco, con conseguenti apparenti discordanze tra corpo e volto, la avvicinano all'arte tarantina, di cui la nota Dea di Berlino, posteriore di alcuni decennî, è un importante caposaldo, come è documentato dall'ormai sicura identificazione ...
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Vedi CNIDO dell'anno: 1959 - 1994
CNIDO (Κνίδος, Cnidus)
G. Bendinelli
Antica colonia spartana sulle rive della Caria (Asia Minore), all'estremità della penisola dello stesso nome (Chersonesus Cnidia), [...] a. C., la città andò largamente famosa per un suo già noto santuario dedicato ad Afrodite, e per il simulacro della dea che ivi si ammirava come il capolavoro di Prassitele (v.). Mentre oggi non è più dato di accostarci al capolavoro prassitelico se ...
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TIBISCUM
I. I. Russu
Centro della Dacia meridionale, oggi Jupa (presso Caransebeş), con nome dacico conservato dai Romani affine o derivato dal nome del fiume Tibiscus, l'attuale Timiş.
Le rovine della [...] citiamo tre rilievi dedicati ai "cavalieri danubiani", un rilievo con rappresentazione delle fatiche d'Ercole, un altro con la dea Venere, un coronamento di stele funeraria con una pigna tra due leoni. È apparso inoltre vario materiale: un anello ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...