KEPHISODOROS (Κηϕισόδωρος, Cephisodorus)
G. Carettoni
1°. - Scultore greco vissuto probabilmente nella seconda metà del V sec. o nella prima metà del IV a. C. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 74), ricordandolo [...] ritenere la figura di Atena, riconosciuta anche in una replica del Museo Nuovo dei Conservatori (Roma), in cui la dea è rappresentata stante, con elmo corinzio ed un mantello gettato sopra il pesante peplo, tipo statuario che può attribuirsi alla ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] terre, se non suoi consanguinei. La figlia del sovrano, Enheduanna, sacerdotessa a Ur, assimilò il culto semitico della dea guerriera Ishtar, protettrice della dinastia, a quello della sumera Inanna, favorendo così forme di sincretismo religioso tra ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] , il cui nome era Dja al momento della sua fondazione (Narmouthis in età greco-romana). Il tempio era dedicato alla locale dea delle messi, che si manifestava in forma di cobra e si chiamava Renenutet, e all'immancabile Sobek. Il tempio, fondato ...
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Vedi SPARTA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPARTA
L. Vlad Borrelli
Situata ai piedi del Taigeto, presso la riva O dell'Eurota, l'antica S., capitale della Laconia e geloso baluardo dei Dori, occupava [...] lo voleva fondato da Tindaro e dai suoi figli e completato dall'artista locale Gitiadas, che l'avrebbe adornato dell'immagine della dea e di splendide porte bronzee (metà del VI sec. a. C.?). Dell'architettura non restano che pochi avanzi murarî di ...
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VANTH (VΑΝΘ)
S. de Marinis
Divinità etrusca dell'Oltretomba. Nelle rappresentazioni figurate accompagna spesso la figura del demone maschile della morte, Charun, ma, a differenza di quanto avviene per [...] dallo Herbig intorno al 400 a. C.): sarebbe questa una delle poche figurazioni a tutto tondo della divinità; si presenta come una dea alata, caratterizzata da una lunga veste e da due serpenti nelle mani; la figura è molto vicina, dal punto di vista ...
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Vedi BRAURON dell'anno: 1959 - 1973
BRAURON (v. vol. ii, p. 166)
Red.
Gli scavi proseguiti dall'Etairia greca hanno chiarito la struttura del complesso santuario.
Immediatamente vicino al tempio si innalzava [...] letti: si tratta dell'abitazione delle orsette (ἄρκτοι), le fanciulle che prendevano parte alle βραυρώνια in onore della dea. L'identificazione è assicurata anche dalle statue di fanciulle rinvenute nell'area del portico e dal soggetto dei rilievi ...
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ELPIS (᾿Ελπίς)
A. Comotti
Personificazione della speranza. Si trova per la prima volta presso Esiodo (Op., 96 ss.), dove si dice che essa fu l'ultima a rimanere nel cofano di Pandora, quando ne uscirono [...] trova anche per le città cilice di Anazarbos, Aigai e Tarsos e per Perge in Pamphilia. A volte E. appare come dea della città, con in capo una corona turrita, altre volte porta, invece, una stephàne (v. anche spes).
Monumenti considerati. - Cratere ...
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OPS
W. Köhler
Originariamente O. era una antica divinità delle messi: ops consiva e veniva venerata quale protettrice di Roma in culti segreti.
Le fu dedicato nel 186 a. C. un sacrario sul Campidoglio, [...] sembrano voler accennare al suo significato originario: l'iscrizione però Opi divin(ae) esclude questa interpretazione, una dea non può venir chiamata divina. Anche in questo caso bisogna considerare O. protettrice, le spighe indicano generalmente ...
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Vedi MESOPOTAMOS dell'anno: 1973 - 1995
MESOPOTAMOS
S. I. Dakaris
Cittadina dell'Epiro sud-occidentale, nella valle di Phanari (nòmos di Preveza), 4 km ad O del golfo di Ammudia o Splanza, allo sbocco [...] . a. C. fino alla fine del V o inizio del IV sec. a. C. È raffigurata la dea Persefone o Phersephone (Plut., Θθσρύς, 31), spesso col pòlos tipico della dea infernale. La identificazione di queste rovine con Ephyra è confermata da Tucidide (i, 46, 3-4 ...
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Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte
G. Lilliu
Le prime manifestazioni plastiche e grafiche in Sardegna si presentano nell'età eneolitica.
Si tratta di rilievi e statuette e di ornati [...] , Puesteris di Mògoro): sono da connettersi con la figura d'una deità femminile panmediterranea a substrato naturalistico (dea dell'amore e della morte). Generalmente, queste manifestazioni primitive d'arte plastica non sono sarde, né per origine ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...