PRETIDI (Προίτιδες)
L. Rocchetti
Figlie di Proitos, rese folli da Hera della quale si erano proclamate più belle; in preda alla pazzia erravano per i monti muggendo come giovenche.
Fonti diverse dicono [...] Lousiàs) ed un tripode in secondo piano; seduta su un gradino dell'altare, in atteggiamento discinto ed aggrappata alla statua della dea è una delle P.; l'altra appare in secondo piano, dietro il tripode, anch'essa sconvolta; a loro parla Melampo (v ...
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SKELMIS (Σκέλμις)
M. Zuffa
Nome incerto di scultore greco, ricostruito sul fondamento di un passo di Callimaco (framm. 105) giuntoci corrotto dalla tradizione manoscritta (Plutarco presso Eusebio di [...] poemi di Callimaco in un papiro di Tebtynis, Firenze 1934) si riferisce al passo in questione. Da esso si apprende come la dea fosse incoronata di vite e tenesse ai piedi una pelle di leone.
Bibl.: R. Schneider, Callimachea, Lipsia 1873, vol. II, p ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] "personalità" dell'edificio, e le forme alludono ad altro che alla casa. Nel t. della dea (spesso giovenca) Ḥatḥōr, le colonne imitano sistri (lo strumento sacro alla dea), e in esempî arcaici han seno femminile o corna. Nel t. di Min altri elementi ...
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CULTUALE, Bassorilievo
E. Will
La rappresentazione della divinità nelle civiltà antiche, orientali e greco-romana, prende due forme diverse e opposte a seconda del ruolo a cui è destinata. Nel caso [...] oggi diventando sempre più evidente.
Bibl.: V. Müller, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, c. 472 ss., s. v. Kultbild; B. Schweitzer, Dea Nemesis Regina, in Jahrbuch, XCV, 1931, p. 175 ss.; A. Moortgat, Die bildende Kunst des alten Orients und die Bergvölker ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] ); Q. Quagliati, Il Museo Naz. di Taranto, Roma 1932; P. Mingazzini, in Mon. Ant. Lincei, XXXVII, 1938, c. 760 ss. (s. della dea Marica); G. Caputo, ibid., 1938, c. 585 ss. (Palma di Montechiaro); S. Ferri, in Le Arti, II, 1939-40, p. 162 ss. (teste ...
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ELAMITA, Arte
G. Furlani*
La regione a E della Mesopotamia meridionale, comprendente i contrafforti dell'altopiano iranico e la parte sud-occidentale dell'altopiano stesso, era chiamata Nim dai Sumeri [...] monumenti. Ci sono pervenute alcune opere d'arte e. del periodo di Gudea di Lagash (circa 2200 a. C.). Una statua della dea manna la rappresenta seduta con nella mano destra un vaso e nella sinistra un altro oggetto. Sullo zoccolo si vedono due leoni ...
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IBIZA (῎Εβουσος, ῎Εβυσος, ῎Εβεσος, Ebuăsus)
G. Gualandi
Isola delle Baleari formante assieme alla più piccola, Formentera, il gruppo delle Pityusae (Πιτυουᾒσσαι), distante una ottantina di km da Maiorca. [...] E di I., fu scoperto un santuario rupestre dedicato alla dea Tanit, a cui è da collegare probabilmente la laminetta santuario provengono molti busti fittili rivelanti influssi greci, della dea con kòlathos sul capo, corpo campaniforme coperto dalle ...
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Vedi NICEA dell'anno: 1963 - 1996
NICEA (Νικαια, Νείκαια; Nicaea)
N. Bonacasa
Città in Bitinia, odierna Iznik, sulla riva orientale del lago Ascania (Iznik Gölü).
La leggenda addita come fondatore il [...] la tradizione scritta e le fonti epigrafiche ci è noto un elenco dei monumenti della città: il teatro, il santuario della dea Roma e di Cesare, l'Apollonion, il mercato (costruito da Adriano), l'acquedotto, le chiese e il palazzo imperiale voluti da ...
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Vedi DODONA dell'anno: 1960 - 1973
DODONA (Δωδώ, Δωδώνη)
S. Ferri
L. Guerrini
S. Ferri
L. Guerrini
Località situata tra Molossia e Tesprozia, nel centro dell'Epiro (oggi Grecia nord-occidentale, presso [...] permase in epoca storica, una gerarchia divina completa: un dio centrale Naios-Naos, una dea madre, detta poi Dione (assimilata ad Afrodite come dea madre), e forse una dea figlia. Si ha quindi una triade di due divinità femminili e una maschile come ...
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Vedi BISUTUN dell'anno: 1959 - 1994
BĪSUTŪN (da Bagistana "sede degli dèi", greco βαγίστανα, Βαγίστανον ὅρος [Diod., xvii, 110]. La forma Behistun viene dai geografi arabi del Medioevo)
G. Castellino
Contrafforte [...] uno dei quali davanti all'altare del fuoco che brucia incenso e una figura senza barba (dea?); 6) due capitelli di guerrieri con tronco di Cosroe II e della dea Anāhitā; 7) iscrizione persiana di 13 righe, incisa in una nicchia ad arco acuto entro il ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...