Ifigenìa (alla greca Ifigènia; gr. 'Ιϕιγένεια, lat. Iphigenia) Personaggio femminile della mitologia greca, venerato nel culto come eroina; affine alle dee Artemide ed Ecate, con cui ha nessi nel mito, [...] come vittima Ifigenia che, col pretesto di nozze con Achille, fu attirata al sacrificio. Gli dèi, impietositi, la trasformarono nella dea Ecate, ma l'inumanità dell'atto attirò sul padre e sulla famiglia tutta una serie successiva di sciagure.
Il ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] mantello aperto nell'ampio gesto, o quando una grande dea a braccia aperte emerge dalle profondità della terra verso la Idoli: E. Paul, Antike Welt in Ton, Lipsia s. a., tav. i, 1. Dea stante berlinese: C. Blümel, Gr. Skulpt. des 6 u. 5 Jahrh. v. Ch., ...
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MAGNESIA al Meandro (Μαγνησία ἡ πρὸς Μαιάνδρῳ)
L. Vlad Borrelli
Antica città della Caria presso il fiume Leteo, affluente del Meandro, fondata intorno al 400 a. C. a breve distanza da una precedente [...] che il ritrovamento di due statuette di Atena rivela dedicato a questa dea; lungo i muri dei portici O e N e su parte di la dedica dell'Artemision alla celebrazione di una ἐπιϕανεῖα della dea proclamata nel 221-20 che non si era potuta festeggiare ...
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EBE ("Ηβη, Hebe)
G. Cressedi
Figlia di Zeus e di Hera e figlia prediletta o ancella di quest'ultima, vicino alla quale è spesso rappresentata. Pausania ricorda due statue di E. vicine a quelle di Hera: [...] madre. In Omero E. ha l'ufficio di coppiera degli dèi e di inserviente di Hera, alla quale prepara il carro, quando la dea sta per lasciare l'Olimpo. Come coppiera, la si vede su alcuni vasi greci, su specchi etruschi e su una lucerna fittile. Il ...
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AKKAD (sumerico Agade, bab. Akkadū, gr. ῎Αρκαδ e ῎Ακκαδ)
G. Castellino*
Città mesopotamica, capitale della dinastia di A. (circa 2350-2150 a. C.) sotto Sargon e Narām-Sin, specialmente, e per qualche [...] parte di Sargon di A. e di Narām-Sin. Kurigalzu ci dice in un iscrizione (Cuneif. Texts, ix, tav. 3) di aver costruito alla dea manna (Ishtar) di A. il tempio per la festa dell'akītu (v. bīt akītu). Asarhaddon nel 673 a. C. ne riporta la statua dall ...
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Vedi CAMIRO dell'anno: 1959 - 1994
CAMIRO (Κάμιρος, Κάμειρος, Camīrus)
L. Laurenzi
Una delle tre città più antiche dell'isola di Rodi, situata sulla costa N-O alle falde del Monte Acramite, appartenente [...] e i doni votivi erano costituiti per tre quarti da oggetti di abbigliamento femminile e da nessuna arma. Atena non era dunque una dea enòplos, ma la protettrice delle donne, del benessere e certo anche dei morti, perché la sua immagine si trova nelle ...
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MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] , e in particolare nelle regioni del Reno e della Mosella, le dediche a Mercurio e a M. e le rappresentazioni della dea su bassorilievi, stele, ecc. sembrano essere molto frequenti. Però in alcune zone M. si confonde o è identificata con Rosmerta, l ...
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Vedi CARMONA dell'anno: 1973 - 1994
CARMONA (Carmo)
A. Balil
La città antica e moderna si alza su un colle (alcor) di difficile accesso nel centro di una ricca piana nella valle del Guadalquivir (provincia [...] dintorni, dove compaiono i cosiddetti "idoli - lastrine", cioè rappresentazioni astratte su lastrine di lavagna, o pietra simile, della Dea Madre. I ritrovamenti aumentano dopo il IX sec. a. C. Le tombe a tumulo - cosiddette motillas - offrono nei ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] sappiamo solo intravedere. Mentre quando ricorrono gli accenni anche vaghi e oscuri di un viaggio marino, di incertezza o di terrore nella dea sul toro e quindi la presunzione che si tratti di un ratto e non di una cavalcata trionfale, più sicura è l ...
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PANDORA (Πανδώρα)
E. Simon
La prima donna mortale, l'"Eva" della mitologia greca, consorte del titano Epimeteo (Hesiod., Theog., 513; Op., 84 ss.) e madre di Pyrrha (Hyg., Fab., 142; Apollod., 1, 46); [...] vedere in questa rappresentazione la conferma dell'identità tra P. e la dea della Terra. In realtà l'iscrizione, uno dei tanti esempî per al suono di un flauto dei satiri danzano intorno alla dea e al suo officiante. Essi portano dei martelli, ma ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...