Davide Di FalcoGiacomo Debenedetti in «Nuovi Argomenti»: appunti su lingua e stilein AA.VV., «Nuovi argomenti» 1953-1980. Critica, letteratura e societàAtti del Convegno di Studi – Pisa 26-28 ottobre 2022a [...] gli stessi dubbî circa rinunziato), caso che, il participio concordato («nei tre libri che finora ha pubblicati»; «Forse la dea della ragione era comparsa a rimeritare Arturo delle prove che aveva durate») e il participio passato di essere nel ruolo ...
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Com’è tradurre il più lungo romanzo americano (i.e. statunitense) di sempre? Cercheremo di rispondere a questa domanda con varie suggestioni e impressioni.Parliamo di Donne e uomini (Women and men) di [...] ecc.), scanditi da tre generi di capitolo, fra l’altro: con titolazione regolare («Cosa fu a trovare Grace Kimball, dea parecchio presa» – riguarda la trama principale); titolazione in maiuscolo («TRA NOI: RESPIRI E VAGITI» – una trama più misteriosa ...
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Al di là di natura e culturaSiamo a tal punto abituati a pensare la nostra esperienza nei termini di un rapporto fra natura e cultura che spesso consideriamo queste due categorie come se fossero un puro [...] ben maggiori. Era non tollera che Leto possa dare alla luce Apollo perché è il frutto dell’infedeltà di Zeus. La dea assolda Ares e Iris perché impediscano che Leto in preda alle doglie possa trovare accoglienza. Il piano funziona fino a quando nel ...
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A compiangere la morte funesta di Fetonte, punito da Zeus per aver incendiato le terre d’Africa col carro paterno, vi è anche Cicno, signore dei Liguri, musico dalla voce melodiosa, legato al figlio di [...] indicava l’animale castrato (ThLL 8:155) offerto in sacrificio alla dea Maia, venerata nella Roma dei primi secoli (Grimal 1996, p. anubi (Papio anubis, anche noto come babbuino verde); dalla dea Astarte, la Grande Madre dei fenici, deriva astartide, ...
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Molti cognomi derivano da toponimi e coincidono perfettamente nella forma o, al più, presentano la -i finale del plurale. Alcune volte i toponimi sono popolarissimi mentre non lo è alcun portatore del [...] il formaggio pare fosse prodotto già prima del Mille, l’etimologia riconduce a Concordiola, diminutivo di Concordia, forse una dea alla quale era stato edificato un tempio in loco. Crodo, ovvero comuni da bereLa necessità di indicare espressamente l ...
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Strano, il destino della dea Speranza, rimasta rincantucciata nel vaso che la curiosa Pandora (ah queste donne!) sconsideratamente aveva aperto, riversandone così nel mondo tutto l’altro contenuto. Strano [...] perché restando all’interno del vaso la Sper ...
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La mafia d’oggi, e già di domani, non è un veliero, tantomeno un carrarmato: è un grifone – la violenza d’imporsi come il re della Savana, il leone, la rapidità di volare tra terra e cielo come l’aquila. [...] ’agenzia antidroga americana, il cartello di Jalisco è artefice di una sofisticata campagna di terrore digitale […] Per la Dea, il potente cartello messicano, che ha quasi soppiantato quello di Sinaloa, diffonde continuamente immagini di tortura e di ...
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Trifària diva, tu mèeter frughiferens; “o triplice dea, tu madre fruttifera...” Un giovane invoca con lo sguardo verso il cielo, le mani che scandagliano il fertile terriccio; dopodiché porta a termine [...] la sua accorata preghiera.S’apre con questa euf ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...
Nella mitologia classica, divinità femminile. Grandi d. o, semplicemente, le dee erano comunemente designate Demetra e Core, unite nel mito e nel culto di Eleusi.
dea (dia)
Beatrice Guidi
Nel senso proprio di " divinità " femminile della mitologia classica, in Vn XXV 9 Iuno, cioè una dea nemica de li Troiani, parloe ad Eolo, segnore de li venti; in Cv IV XII 7 ecco Boezio in quello De Consolatione dicente:...