Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ΡALESΤIΝA (v. vol. V, p. 874 e S 1970, p. 576)
W. G. Dever
P. Arata Mantovani
Paleolitico (1.000.000-20.000 a.C.). - Il Paleolitico in P. è stato brillantemente [...] tipo più frequente è comunque la figurina a pilastro con la dea nuda che si sostiene il seno, modellata in parte a mano , in IsrExplJ, XVI, 1966, pp. 174-186; W. Culican, Dea Tyria Gravida, m Australian Journal of Biblical Archeology, I-II, 1969, pp ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] nei differenti contesti culturali, la sua realtà unica, emerge chiaramente, accanto all’unità, anche la unicità in fondo esclusiva della dea. Si veda in quest’ottica l’aretalogia con la quale ella si rivela a Lucio:
Eccomi, o Lucio, commossa dalle ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA (v. vol. I, p. 404)
M. Mertens-Horn
Il termine latino generalmente usato era antefixum; quello greco, καλυτττήρ άνθεμωτός (embrice fiorito), della famosa [...] tempio Β di Pyrgi (prima e seconda fase) accompagnate dal sileno greco e da quello «etiope», siano le ierodule se non la dea stessa del tempio, Afrodite-Astarte. Fra le a. con nimbo a conchiglia da Veio, la splendida testa con diadema non può essere ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (v. vol. VI, p. 423)
A. Corso
Gli studi più recenti permettono di delineare con una certa probabilità la dinamica storica della formazione e dello sviluppo [...] Stat., 3; Pfrommer, 1980). L'Afrodite di Tespie è riconoscibile nel tipo «Arles» (v. vol. I, fig. 180), perché la dea è rappresentata secondo uno schema simile in un tipo monetale di Tespie (Oikonomides, 1964); il rendimento delle superfici in questa ...
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CELEIA
G. Novak
D. Adamesteanu
H. Kermer
Centro militare e civile del Norico. Oggi Cilli (Celje), in Jugoslavia (Slovenia).
La sua funzione sulla grande arteria che da Aquileia conduceva a Carnuntum, [...] . Dalle iscrizioni sulle are rinvenute risulta che erano adorati Giove Ottimo Massimo, Marte, Vulcano, la Fortuna, la dea della città Celeia, la dea della provincia Noreia (v.) ed Epona.
Sono stati messi in luce numerosi resti di edifici romani con ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] indica quest'ultiìno nome, erano coloro che avevano avuto il diritto di semicittadinanza e si erano messi sotto la protezione della dea. Ad iscrizioni dobbiamo la notizia che i Lindi dedicarono una statua di R. ad Atena Lindia e a Zeus Polièus; da ...
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CUPRAMONTANA (Κοῦπρα μοντάνα)
G. Annibaldi
Antica città nell'interno del Piceno nominata da Plinio (Nat. hist., iii, 13) e da Tolomeo (iii, 1, 52). Sorgeva sulla destra dell'Esino presso Massaccio, che [...] , che dette origine ad una interminabile polemica.
Il municipio romano, sorto molto probabilmente attorno ad un tempio dedicato alla dea Cupra, a cui appartengono verosimilmente gli avanzi di un grandioso tempio messi in luce nel 1922, era situato a ...
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EUARCHIDAS (Εύαρχίδας)
A. Stazio
Incisore monetale di Siracusa, attivo nello scorcio del sec. V a. C. L'esatta lettura della sua firma ΕΥΑΡΧΙΔΑ sul rovescio di monete i cui dritti risultano sempre di [...] scaltrita e migliore abilità compositiva, ed esteso anche alla figura dell'auriga in cui si è voluta identificare la dea Persefone. Il vario atteggiarsi dei cavalli, dalle teste volte in diverse direzioni e dalle zampe confusamente aggrovigliate nell ...
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guari
Vincenzo Valente
Il gallicismo, di uso assai raro in D., ricorre due volte nelle Rime, in rapporto all'idea di un certo tempo (" non molto ") che debba trascorrere prima che accada qualcosa: avanti [...] sempre in costrutti negativi, a eccezione di XCVIII 1 Sed e' ci ha guari di cota' lupelli, e di CXC 9 Si non dea nessun don, che guari vaglia, dove si trova in luogo di " molto ", come avverbio di quantità indeterminata. Uguale senso è anche in LI ...
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Religione dei Giapponesi, che la chiamano shintō («la via degli dei») come opposta a butsudü («la via del Buddha»). È un animismo o politeismo naturale, cui in un momento successivo, sotto l’influsso del [...] legittimità al potere imperiale (il quale è di origine divina, perché l’unica dinastia del Giappone discende da Amaterasu, la dea del sole) e ha ispirato il nazionalismo nipponico, che vi ha visto un potente elemento di coesione nazionale; tuttavia ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...