ROGOZEN
M. Cicicova
Località della Bulgaria nord-occidentale, 43 km a Ν di Vraca, nel territorio anticamente abitato dalla tribù tracia dei Triballi, dove è stato rinvenuto il più grande tesoro finora [...] mitologico. Una brocca è decorata con due figure simmetriche di dea con arco in mano, a cavallo di una leonessa, sotterramento, e si tratterebbe di dono del re alla Grande Dea Madre, cioè alla Terra. Contemporaneamente si propongono ipotesi collegate ...
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EBE ("Ηβη, Hebe)
G. Cressedi
Figlia di Zeus e di Hera e figlia prediletta o ancella di quest'ultima, vicino alla quale è spesso rappresentata. Pausania ricorda due statue di E. vicine a quelle di Hera: [...] madre. In Omero E. ha l'ufficio di coppiera degli dèi e di inserviente di Hera, alla quale prepara il carro, quando la dea sta per lasciare l'Olimpo. Come coppiera, la si vede su alcuni vasi greci, su specchi etruschi e su una lucerna fittile. Il ...
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AKKAD (sumerico Agade, bab. Akkadū, gr. ῎Αρκαδ e ῎Ακκαδ)
G. Castellino*
Città mesopotamica, capitale della dinastia di A. (circa 2350-2150 a. C.) sotto Sargon e Narām-Sin, specialmente, e per qualche [...] parte di Sargon di A. e di Narām-Sin. Kurigalzu ci dice in un iscrizione (Cuneif. Texts, ix, tav. 3) di aver costruito alla dea manna (Ishtar) di A. il tempio per la festa dell'akītu (v. bīt akītu). Asarhaddon nel 673 a. C. ne riporta la statua dall ...
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gravezza
Bruna Cordati Martinelli
Nel senso concreto di " corpo grave ". " peso ", in If XXXII 74 lo mezzo / al quale ogne gravezza si rauna; cfr. la definizione che D. dà del centro della terra come [...] / con la paura ch'uscia di sua vista, e Rime XC 53; al senso di Cv I IV 13 convienimi che con più alto stilo dea, ne la presente opera, un poco di gravezza, per la quale paia di maggiore autoritade. E questa scusa basti a la fortezza del mio comento ...
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(gr. Μέδουσα)
Mitologia
Una delle 3 Gorgoni, quella mortale. Era un mostro, di aspetto terribile, con la testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo [...] punì cambiandone i capelli in serpenti, o anche una fanciulla che, violata da Posidone in un tempio della dea, fu punita per il sacrilegio.
L’effigie della M., riprodotta dai fonditori di artiglieria dell’epoca moderna per abbellimento, è divenuta ...
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GORGONE e Gorgoni (Γοργώ, Gorgon)
Bruno Lavagnini
La forma più antica del nome è Γοργώ, al plurale con tema ampliato Γοργόνες, da cui poi si derivarono anche le forme del singolare e un nominativo Γοργών [...] della pace civile: quindi l'epiteto di Gorgopis e Gorgophona (da ϕαίνω). Più tardi, quando col farne una dea olimpica se ne mutò il carattere esterno e interno, l'essenza demoniaca e gorgonea fu separata da lei, e le fu contrapposta come qualche cosa ...
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LITANIE (dal gr. λιτανείαι)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
Invocazioni, in forma di supplica, alla divinità per averla favorevole, consistenti di solito in una formula o serie di formule pronunciate [...] λιτή, preghiera, supplica. La mitologia greca personifica le suppliche o litaí le quali corrono dietro ad Ate, la dea dell'accecamento, per impedire le sue tristi conseguenze o rimediarvi. Ma litanie non sono sconosciute ad altre religioni: così ...
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Antica coppia di divinità latine della pastorizia. Fauno è il dio che favorisce la fecondità delle greggi (il suo nome dalla radice di faveo) e le preserva dagli assalti dei lupi: onde il nome di Luperci [...] in bronzo del dio, corrispondente appunto alla descrizione del tipo del Lupercale.
Bibl.: M. Motty, De Fauno et Fauna sive Bona Dea, Berlino 1840; Preller-Jordan, Röm. Mythologie, 3ª ed., I, p. 379 segg.; Hild, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des ...
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NESAZIO (Nesactium, Νέσακτον)
Piero Sticotti
Castelliere degl'Istri, poi municipio romano della decima regione d'Italia, situato presso l'odierno villaggio di Altura sopra il Canale di Badò al Carnaro [...] parte sembrano ricordare i prodotti di Butmir e dall'altra le stele di Novilara, e con sculture arcaiche di una dea madre e di un dio cavaliere, presumibilmente avanzi di un edificio sacro: fenomeno sinora sporadico nell'intimo seno dell'Adriatico ...
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MARPESSA (Μάρπησσα)
Eroina della mitologia greca, figlia di Eveno. Rapita da Ida, figlio di Posidone, è inseguita invano dal padre, che si getta disperato nel fiume che da lui prende il nome. Contesa [...] . La leggenda, cantata fra gli altri da Simonide e Bacchilide, mostra in alcuni particolari analogia col mito di Enomao e Ippodamia, da cui sembra sia stata influenzata. La radice μαρπ- del nome ha fatto pensare a M. come a una dea del vento. ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...