MENS
W. Köhler
Personificazione della mente accorta. Su un denaro dell'imperatore Pertinace una figura femminile tiene in mano gli attributi: ghirlanda e cornucopia. L'iscrizione suona menti laudandae, [...] (in un'iscrizione dell'Italia meridionale l'accortezza di un adolescente vien considerata un dono della bona Mens).
La dea penetrò a Roma nel 217 a. C., dopo la catastrofe del lago Trasimeno, conseguenza dell'irresponsabilità e leggerezza, nonché ...
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Nome di popolazioni che abitarono in Canaan (➔). Più comunemente, s’intendono con questo nome le genti che precedettero gli Ebrei in Palestina. La loro storia e cultura si possono ricostruire attraverso [...] i testi ugaritici hanno rivelato i nomi di molte divinità: El, capo del pantheon; Ba’al, dio della pioggia fecondatrice; ᾿Anat, dea guerriera; Mōt, re degli inferi.
Si chiama cananaico un gruppo di lingue parlate in Palestina e in Fenicia: ne fanno ...
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(L'oro del Reno) Opera musicale (1868) di R. Wagner, prima parte della tetralogia dell'Der Ring des Nibelungen (L'anello del Nibelungo).
Vi è narrato l'antefatto della vicenda, la perdita dell'oro fatato [...] questi dovrà privarsi dell'anello, che Alberico ha maledetto, e se ne impossessano i giganti Fafner e Fasolt in cambio della dea dell'amore, Freia, che consegnano a Wotan. Ma l'anello comincia a produrre i suoi effetti malefici, e Fafner uccide in ...
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PAFO (Πάϕος, Paphos, oggi più comunemente Baffa; A. T., 88-89)
Pietro ROMANELLI
Claudia MERLO
Località dell'isola di Cipro, sulla costa sud-occidentale; come centro moderno ha pochissima importanza, [...] in gemme e in monete, e che più che al tempio greco classico s'accosta al santuario cretese-miceneo, sia dall'idolo della dea che, al dire di Tacito, era costituito da una pietra conica.
Gli antichi, e in particolare Strabone (XIV, 6, 3), distinguono ...
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ROSMERTA
Nicola Turchi
. È una divinita celtica, con significato di ricchezza e di abbondanza, la cui area di diffusione, documentata da molte iscrizioni e da bassorilievi, si estende nella Gallia Belgica [...] dio è per i Galli patrono delle arti e del commercio: si capisce quindi che la sua paredra sia una dea dell'abbondanza. E invero mentre MercurioTeutate è rappresentato con petaso alato e caduceo, Rosmerta è raffigurata con la cornucopia; talora ...
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STABILI, Francesco (Cecco d’Ascoli)
Sara Ferrilli
– Nacque nella seconda metà del Duecento, forse ad Ancarano, da Simone degli Stabili.
Scarsissime le notizie biografiche sugli anni ascolani, affidate [...] 64), secondo il quale Cecco fu partorito sotto auspici miracolosi, mentre sua madre prendeva parte ai riti in onore della dea Ancaria della seconda metà di ottobre. Si deve invece far risalire a un’altra tradizione quanto riportato da Giovanni Nicolò ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: Farfa
Maria Letizia Mancinelli
Farfa
Monastero benedettino intitolato a Maria Vergine Madre di Dio, [...] funzione: per alcuni studiosi si tratterebbe di una villa rustica, per altri di un’area cultuale pagana, forse dedicata alla dea sabina Vacuna.
Secondo una recente ipotesi, il complesso abbaziale si sviluppò in corrispondenza di una statio legata all ...
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ECUBA (῾Εκάβη, Hecŭba, Hecŭbe)
A. Comotti
Figlia del re frigio Dimante (Il., xvi, 718) o di Cisseo, re di Tracia (ma ci sono molte altre genealogie), seconda moglie di Priamo (Il., vi, 451) a cui diede [...] un ruolo abbastanza importante: la vediamo recarsi al tempio di Pallade insieme con le matrone troiane per offrire un peplo alla dea (vi, 304 ss.); più tardi, dall'alto delle mura, supplica Ettore di non affrontare Achille xxii, 82 ss.) e quindi ne ...
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Vedi MENDES dell'anno: 1961 - 1995
MENDES (v. vol. iv, p. 1017)
F. Tiradritti
Le rovine di M. sorgono sul sito dell'odierno Tell er-Rub'a, che si trova nel distretto di Mansūṛa, nel Delta egiziano. M. [...] ariete che in essa veniva adorato. Il culto di Banebdjed fu introdotto a M. in epoca imprecisata e soppiantò quello della dea Hatmehit. In epoca greco-romana al culto delle due divinità fu associato anche quello di Arpocrate.
Durante l'età ramesside ...
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Malla
Dinastia nepalese newar, i cui inizi si fanno risalire ad Ari M. I (1200-16), primo a fregiarsi del titolo di M. («lottatore»). Incerta è l’identificazione dei M. con i Mallapuri, tributari occidentali [...] da parte di Stati confinanti (Mithila, Khasa, Bengala). Con Sthiti M. (1382-95), che legò la monarchia nepalese alla dea tutelare Taleju, i nobili di corte vennero eliminati o esautorati. Un ulteriore rafforzamento si ebbe con Yaksa M. (1428-82 ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...