Paternò Comune della prov. di Catania (144 km2 con 49.331 ab. nel 2008). È centro agricolo di notevole importanza. Oltre il grande castello normanno, pregevoli varie chiese fra cui S. Maria dell’Alto [...] o Gereatis, menzionata nelle fonti antiche: l’identificazione si basa sul rinvenimento nell’area di un altare iscritto consacrato alla dea Hyblaia. Sin dall’epoca normanna, con il conte Ruggero I fu sottoposta a vincolo feudale, con il titolo di ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] è Asi, parola identica al gotico ansiz, che lo storico Giordane traduce con semidei: e significava, in origine, dio o dea, ma poi nella poesia settentrionale venne ad assumere il senso di una particolare classe di dei, contrapposta a quella dei Vani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nel nome degli dei: teonimi, epiteti, epiclesi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nome proprio di un dio, ossia il [...] l’intimo legame con l’aphros, il Socrate platonico rinvia ai versi della Teogonia in cui Esiodo racconta la nascita della dea. Nel poema esiodeo Afrodite nasce dall’ aphros ("schiuma") seminale emesso dai genitali di Urano, una volta che Crono li ha ...
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PANDROSO (Πάνδροσος, Pandrosus)
C. Gonnelli
Figlia di Cecrope e di Aglauro, sorella di Herse, Aglauro e Erisittone.
Secondo la tradizione più diffusa, Atena aveva affidato alle tre figlie di Cecrope [...] all'immortalità, protetto da un serpente per fuggire al quale si gettarono dall'acropoli; P. invece ubbidì al volere della dea.
Secondo Ovidio invece (Met., ii, 558) Aglauro riuscì a convincere entrambe le sorelle ad aprire la cista. Di P. si ...
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fate
Ermanno Detti
Dee amiche, ma anche capricciose
Le fate sono figure fantastiche, create dalle popolazioni primitive per spiegare le forze della natura e per stabilire un contatto con spiriti capaci [...] Chi sono e dove vivono
La parola fata deriva dal latino fatum "destino". La fata quindi era originariamente una sorta di dea del destino. Era meglio averla amica, anche se bisognava guardarsi dai suoi improvvisi e imprevisti colpi di mano.
Immaginate ...
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UTO
S. Donadoni
Detta dai Greci Buto (dal nome della sua città di culto) è, delle due dee dinastiche faraoniche, quella cui spetta il Basso Egitto (v. nekhbet).
Immaginata come serpente, ne ha in genere [...] la "corona rossa", e cioè l'insegna della regalità del Basso Egitto. Ma la sua posizione di contrapposto settentrionale alla dea dinastica Nekhbet (figurata come avvoltoio) fa sì che in qualche caso essa prenda l'aspetto della sua compagna, magari ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] a esso inerente. F. rituali di donne si eseguivano anche alle None Caprotine (7 luglio) e per le feste di Fauna o Bona Dea (1° maggio). A Sparta era famosa la f. dei giovani davanti al simulacro d’Artemide Ortia.
Già prevista da regole monastiche e ...
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(gr. Μαῖα)
Mitologia
Una delle figlie di Atlante e di Pleione che furono trasformate da Zeus nella costellazione delle Pleiadi. Nell’inno omerico a Hermes, M. è amata da Zeus in una grotta del Monte Cillene [...] e a volte «nonna», e porta in una sfera mitologica di alta dignità femminile. Con essa i Romani identificarono una loro dea M., venerata come compagna di Vulcano, alla quale il flamine Vulcanale offriva un sacrificio il primo di maggio.
Astronomia ...
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Personaggio popolarissimo della mitologia polinesiana, noto anche nella Melanesia. Nato prematuramente, esposto e abbandonato dalla madre, allevato dalle divinità marine e dagli antenati celesti, diventa [...] dalla terra, il ratto del fuoco e invenzioni culturali come la costruzione di capanne e degli attrezzi da pesca. M. regola anche il corso del sole. Tenta di procurare l’immortalità agli uomini entrando nella gola della dea degli inferi, ma lì muore. ...
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Tell Ḥassūna Località dell’Iraq a S di Mosul. Ha dato nome a una classe di ceramica neolitica (5° millennio a.C.), la prima apparsa in Mesopotamia, che si suole suddividere in 2 tipi: lo Ḥassūna arcaico [...] a fasce di linee; lo Ḥassūna standard, con forme globulari e decorazione più completa a base di motivi geometrici, dipinta o incisa. Negli strati più recenti sono stati trovati resti architettonici di abitazioni e statuette della Dea madre. ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...