Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] per colpire con le sue frecce un giovane che, in una scena successiva, mentre intreccia la sua mano a quella della dea, nell'altra le mostra il proprio cuore trafitto da tre frecce.
Il motivo del cuore (trafitto, donato), simbolo d'amore estremamente ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] nella prima notte di nozze finché per intervento di Afrodite, dea dell'amore, Danao non rinunciò al crudele rito e promise alla gara in cui l'atleta si era affermato. La dea normalmente è inquadrata da due pilastri sormontati da un emblema: ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] riesce a vincere nell'assemblea contro i Proci. Allora, all'insaputa sia della madre sia dei Proci, si mette in viaggio con la dea che questa volta ha le sembianze di Mentore. Visita a Pilo Nestore che gli narra del ritorno di altri eroi (anche dell ...
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TEOFANE di Mitilene (Θεοϕάνης, Theophănes)
Arnaldo Momigliano
Storico e uomo politico romano di origine greca. Politico di notevole importanza nella sua patria, Mitilene, diventò dal 67 a. C. circa uno [...] libertà: in seguito a ciò, dopo la sua morte, ebbe onori celesti dai compatrioti, fu identificato con Zeus Eleuterio, e dea fu considerata anche sua moglie. Da Pompeo ebbe la cittadinanza romana, e nel periodo di concordia tra Pompeo e Cesare adottò ...
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Feste che si celebravano a Corinto in onore di Atena ‛Ελλωτίς e a Creta in onore di Europa ‛Ελλωτις. A Corinto la festa assumeva carattere di purificazione e culminava in una corsa con le fiaccole (ἀγὼν [...] la festa consisteva in una processione in cui era portato un grande mirto, che si supponeva contenesse le ossa della dea. Forse le feste corinzie sono derivate da quelle cretesi, e queste secondo alcuni sono di provenienza fenicia.
Bibl.: Wilisch, in ...
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TRON, Nicolò
Martino Mazzon
– Nacque (forse a Venezia), in un anno compreso fra il 1396 e il 1399, da Luca Tron (avogador di Comun e consigliere ducale, figlio di Donato, della famiglia detta di Sant’Agata [...] propria elezione a doge. Gli uomini come lui lasciavano di certo i sensi di colpa ad altri, a cominciare dalla moglie Dea, famosa per «pietà e beltà» (Palazzi, 1681, p. 117), che, testando nello stesso anno, rifiutò una sepoltura a fianco del marito ...
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MINTURNO (Minturnae)
A. Maiuri
Era, insieme con Ausona e Vescia, una delle tre principali città del territorio degli Aurunci. Posta nel piano sulla sponda destra del Liri, a breve distanza dalla foce, [...] - Tra la città e il mare, lungo la sponda destra del Liri, in una zona paludosa e selvosa, era il santuario della dea Marica, uno dei più venerati della regione, sacro al culto della selva e della palude. Di origine ausona precorse e seguì le vicende ...
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COMANA di Cappadocia (Κόμανα, τα Κόμανα, τα Κόμανα έν τη μεγάλη Καππαδοκία; Cornana)
L. Polacco
Città-santuario della Cataonia nell'Antitauro (Strab., XI, 12,2; Plin., Nat. hist., VI, 8; Tab. Peut., [...] più antica è certo la città della Cappadocia, da cui sarebbe stata fondata quella del Ponto con lo stesso nome e la stessa dea (Strab., XII, 3,32). Il nome di questa divinità in età classica, Ma, è un nome non greco; nelle fonti è spesso sostituito ...
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DIANA (Diana)
P. E. Arias
Divinità, originariamente italica, identificata all'Artemide (v.) greca con attribuzioni diverse da quest'ultima.
A 30 stadî da Capua esisteva il pagus Dianae Tifatinae col [...] (B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia, pp. 177, 306); la dea là onorata non era che la D. lucifera di alcune iscrizioni (C. I un certo momento nel culto aricino di D. allorché la statua della dea si disse che era giunta dalla Tauride a Reggio e le si ...
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imperiale, culto
Nel mondo romano, anche se già in età repubblicana si registra talora il caso di onori divini tributati a magistrati romani da città greche (per es., a Marcello, dopo la conquista di [...] e che dopo la morte fu accolto ufficialmente nel pantheon divino. Augusto associò il culto i. a quello della dea Roma e lo organizzò sistematicamente, a livello provinciale e municipale, anche mediante la creazione di appositi collegi sacerdotali ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...