SANT'ANGELO IN FORMIS
A. de Franciscis
Località della Campania dove si trovava il santuario di Diana Tifatina; distava circa tre miglia dall'antica Capua e da questa città vi si giungeva attraverso [...] . d. C. ed ancora nell'anno 942 il Papa Marino II notava in una sua epistola sopravvivenze del culto pagano. Il tempio della dea corrisponde nel sito all'attuale chiesa di S. Angelo in Formis.
Il tempio era di tipo italico con un podio in blocchi di ...
Leggi Tutto
PHAON (Φάων, Φάωνος)
E. Paribeni
Personaggio mitico, che all'inizio fu forse il protagonista di un motivo novellistico di origine ionica, più tardi sviluppato e portato alla notorietà dalla commedia [...] , non giovane e non piacevole di aspetto, ebbe la ventura di render servizio ad Afrodite, trasportando nella sua barca la dea che percorreva la terra sotto l'aspetto di una povera vecchia donna. Ricompensato con il dono di un balsamo miracoloso, Ph ...
Leggi Tutto
PLINTERIE (Πλυντήρια)
Giulio Giannelli
Festa ateniese, che si celebrava nell'ultima decade del mese di Targelione (maggio-giugno): il giorno non è ben sicuro, ma è certo che questa festa seguiva, a piccolissima [...] meglio al suo tempio (l'Eretteo), che in quei giorni veniva accuratamente nettato, lavato e purificato, del pari che l'immagine della dea.
Nell'insieme, il rito ci ricorda quello che si svolgeva a Roma, alla fine delle Vestalia, il 15 giugno, per la ...
Leggi Tutto
Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] un nome greco e da un cognome nabateo. La conoscenza delle divinità nabatee è andata man mano arricchendosi. Abbiamo così Allat, dea collegata con le sorgenti e l'acqua, e di cui sembra che Atargatis sia una variante. Da menzionare ci rimane ancora ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] dee, come ad esempio Isis e Nut, ed era raffigurato con elementi antropomorfi, come le braccia o la figura intera della dea tra le sue fronde. Nelle scene di contenuto funerario l'albero munito di braccia porge offerte al defunto; nel caso della ...
Leggi Tutto
FRESCOBALDI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze nel 1436 (in base alla dichiarazione catastale del 1442 risulta, infatti, avere 6 anni), da Niccolò di Amerigo Frescobaldi e da Antonia di Domenico [...] 1429, ebbero altri sei figli, Nanna (1432), Amerigo (19 giugno 1433), Filippo (1440), Benedetta (1444), Alessandra (1446) e Dea (1447). Rimasto vedovo dopo il 1457 - in questo anno compare infatti per l'ultima volta nella registrazione catastale la ...
Leggi Tutto
SAR-I PUL
C. A. Pinelli
È un moderno villaggio iranico sito nel distretto di Hulvān, 34 km a S-E da Qasr-i Shirin. Nei suoi dintorni - lungo le pareti rocciose con cui terminano le pendici occidentali [...] sottana di pelliccia gli avvolge i lombi. Egli impugna con la destra una clava-uncino e con la sinistra arco e freccia.
La dea che gli sta di fronte ha il capo coperto dalla tiara divina; un ampio kaunàkes frangiato le cade fino ai piedi. Essa tende ...
Leggi Tutto
GERAS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro i primi decenni del V sec. a. C. Dipinge vasi di media grandezza, principalmente anfore nolane, con figurazioni di moderato sviluppo, per [...] morte di Atteone, come se il suo temperamento si sentisse particolarmente ispirato dalla contrapposizione tra l'irrigidita figura della dea punitrice e la tormentata angolarità del corpo straziato dell'eroe. In realtà l'amore per la violenza, l'urto ...
Leggi Tutto
Vedi SUCELLUS dell'anno: 1966 - 1997
SUCELLUS (Sucelus, Sucaelus)
P.-M. Duval
Dio gallico conosciuto in epoca romana in Gallia ed in Britannia da alcune iscrizioni latine, da numerose sculture, bassorilievi [...] presso di lui sono un tonno ed un cane. Il suo nome in gallico significa "quello che colpisce forte". Si presenta frequentemente con una dea che porta spesso gli attributi della prosperità. Una stele del museo di Sarrebourg lo mostra a fianco della ...
Leggi Tutto
Anāhitā Antica divinità iranica che, associata a Mitra e Ahura Mazdā, ebbe culto in gran parte dell’Asia anteriore e influenza anche nel mondo greco-romano. Identificata dai Semiti con Ishtar e dai Greci [...] tracce di prostituzione sacra in Armenia e di culti cruenti nella Persia sasanide collegate con la figura della dea. Nella religione nazionale persiana ebbe posizione preminente e grande popolarità, tanto che fu accolta poi nello stesso monoteismo ...
Leggi Tutto
dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...