PRASSITELE (Πραξιτέλης, Praxitĕles)
Carlo Albizzati
Si contano sei scultori greci di questo nome.
1. Ateniese, del demo di Eiresidai, come i suoi discendenti, padre di Cefisodoto seniore, avo dell'omonimo [...] dedicò ai numi: a Tespie, nel tempio d'Afrodite, una statua della dea, l'Eros famoso e il proprio ritratto statuario, in marmo, e a basi che recavano le statue in bronzo erette per celebrare le vittorie di Attalo I ed Eumene II. Lavorò dunque verso il ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] tutti la sua autorità, perché a lui eminentemente si doveva la vittoria sui Titani e i Giganti e l'instaurazione di un miglior ordine con un colpo di scure fa uscire dal suo capo la dea completamente armata.
Tacendo di altre scene, nelle quali Zeus ha ...
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MITO e MITOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Konrad Theodor PREUSS
. Il mito come elemento dei fenomeni religiosi. - Per precisare la posizione del mito nel campo della religione, è necessario [...] antropofagia, e soprattutto si garantiscono per l'avvenire la vittoria sopra i nemici. Il racconto di questi miti è andato in cielo. "Già lo sa la madre nostra nel cielo (la dea della Terra e della Luna). Ed ecco che sua madre gli parla: È proprio ...
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LUDI
Gioacchino Mancini
. Si diceva dai Romani ludus una pubblica celebrazione di giuochi tenuta o in un teatro o nel circo, fatta in una ricorrenza religiosa o politica, per il piacere del popolo. [...] i Cereales. La pietra caduta dal cielo, simulacro della dea, fu trasportata a Roma da Pessinunte nel 205 a. C di Diocleziano, dei tetrarchi e di Costantino, relativi a vittorie imperiali e ai genetliaci degl'imperatori, quali i ludi Adiabenici ...
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PALATINO (Palatium)
Giuseppe Lugli
È il colle sacro di Roma, su cui Romolo tracciò il solco primigenio, e sul quale fondò la nuova città, recingendola con muro e fossato, a guisa delle più antiche città [...] da due leoni, insieme con un cippo dedicato alla dea. È quel basamento che resta a sud-ovest dei XXXVI, 25, 24, 32)
Sul Palatino sorgeva inoltre un tempio dedicato alla Vittoria, eretto nel 292 a. C. presso un altare più antico; in seguito ...
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GORGONE e Gorgoni (Γοργώ, Gorgon)
Bruno Lavagnini
La forma più antica del nome è Γοργώ, al plurale con tema ampliato Γοργόνες, da cui poi si derivarono anche le forme del singolare e un nominativo Γοργών [...] e Gorgophona (da ϕαίνω). Più tardi, quando col farne una dea olimpica se ne mutò il carattere esterno e interno, l'essenza sia il vincitore stesso ad avere il trofeo della vittoria, anziché riceverlo da altri in compenso dell'aiuto prestato ...
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PISISTRATO (Πεισίστρατος, Pisistrătus)
Gaetano De Sanctis.
Tiranno ateniese. Figlio d'Ippocrate, apparteneva a una gente nobile di cui non conosciamo il nome, stabilita nel territorio del demo di Filaide. [...] Diacrî. Con l'aiuto di questa fazione il generale vittorioso, protestando di essere insidiato dai suoi nemici, ottenne , che gli Ateniesi per loro dabbenaggine presero per la stessa dea. Venuto però in discordia con Megacle per il suo contegno verso ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] oltre), presso il quale sorgeva anche un sacello della dea Fides, evidentemente essa pure un aspetto distinto del G. tuono, è il dio della guerra e della vittoria: a lui si rendevano grazie dopo la vittoria, e il duce trionfatore dedicava in voto le ...
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TAUROBOLIO (Ταυροβόλιον; taurobolium, tauropolium, su iscrizioni)
Goffredo Bendinelli
Si chiama così, con parola greca composta, il sacrificio di un toro (ταῦρος "toro", βάλλω "colpisco"), effettuato [...] . Poiché il taurobolio si riferisce direttamente al culto della dea Cibele, e poiché questo culto fa anche un certo taurobolia propiziatorî celebrati per il ritorno, la salute e la vittoria dell'imperatore (pro salute, reditu et victoria).
Per quanto ...
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IACCO ("Ιακχος, Iacchus)
Giulio Giannelli
Divinità greca, terzo componente della triade venerata nella religione eleusina, dopo Demetra e Core. Ancora ignoto all'autore degl'Inni Omerici, I. compare [...] I. fu salito a grande importanza per il suo intervento alla vittoria di Salamina, il mito andò via via fissando i tratti della in realtà ritenerlo: una minore divinità del ciclo di questa dea (Foucart).
Non pare che avesse un posto determinato nel ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per...