TIRABOSCHI, Girolamo
Enrico Zucchi
– Nacque a Bergamo il 18 dicembre 1731, figlio di Vincenzo, titolare di una fabbrica di tessuti, e di Laura, che aveva lo stesso cognome, benché fosse di diversa famiglia. [...] IV, p. 1), alle scienze e alle belle lettere. Mentre il volume duecentesco segue sostanzialmente «la falsariga del Devulgarieloquentia» (Arato, 2002, p. 275), quello incentrato sul Trecento celebra il Petrarca filologo ed erudito, preferito di gran ...
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Egidio Romano (Egidio Colonna)
Filippo Cancelli
Teologo (sec. XIII-XIV). L'appartenenza al casato dei Colonna fu dichiarata erronea dal Corazzini nel 1858 nella prefazione all'edizione da lui curata [...] E., D. avrebbe maturato il nuovo pensiero sul linguaggio, lasciando cadere il vecchio pregiudizio del I libro del DevulgariEloquentia.
Altri (Vandelli, in " Bull. " XXIII [1916] 64) adduce come fonte Sum. theol. II II 85 1 " significare conceptus ...
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Adamo
Andrea Ciotti
Pier Vincenzo Mengaldo
. Il nome di A. (dall'ebraico 'ādām, greco Ἀδάμ) significa " uomo "; nell'esegesi antica si stabilì un rapporto tra 'âdhâm (uomo) e âdâhmah (terra) sul tipo [...] e cioè che tutto ciò che è umano è transeunte e mortale. La differenza più sensibile tra la posizione dichiarata nel DevulgariEloquentia e quella successiva del poema consiste in questo: nel trattato latino la lingua è fatta da Dio ed è concreata ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] oltre al Libro siciliano, le fonti del B., precisate dal Debenedetti contro avventurose ipotesi del Bertoni, sono essenzialmente il Devulgarieloquentia, la giuntina di Rime antiche nella rist. venez. del 1532, la Poetica del Trissino e il Vat. 3214 ...
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Cino da Pistoia
Mario Marti
Quando D. intorno al 1283 compose e inviò a molti li quali erano famosi trovatori in quello tempo (Vn III 9; la data è soltanto presumibile, ma è quella comunemente accettata [...] a sostenere i diritti dell'Impero in una speranza di non lontana restaurazione.
Poco dopo, D. intraprendeva la composizione del DevulgariEloquentia; e dunque non sembrerà strano che tanta attenzione sia stata da lui dedicata all'amico C., che vi è ...
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Orti Oricellari
Rita Maria Comanducci
Il giardino
La storia degli O. O. ha inizio il 4 febbraio 1483, quando Bernardo Rucellai (→) acquistò la prima porzione di terreno, ulteriormente accresciuta nel [...] Istorie della città di Firenze, a cura di A. Gelli, 1858, p. 72; F. de’ Nerli, Commentarii, 2° vol., cit., p. 12; B. Varchi, Lezioni, in Id presentazione negli O. O. dell’appena ritrovato Devulgarieloquentia di Dante Alighieri (G.G. Trissino, Opere ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] sia ad assumere come lingua ufficiale l’italiano, sia a svolgere un’azione regolatrice della sua norma. Già ➔ Dante, nel Devulgarieloquentia, aveva capito che a lungo, in Italia, la lingua letteraria (il suo volgare illustre) doveva fare quello che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] , a cura di M. Pozzi, Milano-Napoli, Ricciardi Editore, 1978
Il suggerimento di Bembo non resta isolato. Al Devulgarieloquentia di Dante, nel quale alcuni intellettuali riconoscono l’idea di un italiano comune risultante dalla combinazione dei vari ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] lingue sia i dialetti. Risalgono a ➔ Dante (Devulgarieloquentia I, ix, 4-10) alcune penetranti osservazioni Robustelli & G. Frosini, Firenze, Cesati, pp. 423-445.
De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza ( ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] generale sia di analisi testuale. Sotto questo secondo profilo, in un teatrale contraddittorio col ➔ Dante del Devulgarieloquentia come riproposto da Gian Giorgio ➔ Trissino (ma con molta probabilità non conosciuto direttamente), si illustra, sulla ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...